Presenze al ’Del Conero’: biancorossi sesti anche qui

Squadra e supporter hanno conquistato la stessa posizione nelle rispettive classifiche

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Il sesto posto non è soltanto il piazzamento finale in classifica al termine del campionato. È anche la posizione in un’altra graduatoria: quella delle presenze allo stadio. E se sul campo sono arrivati i playoff, anche se l’avventura è ben presto terminata al primo turno contro l’Olbia, tra l’altro proprio al Del Conero, l’Ancona Matelica ha di che rallegrarsi per aver compiuto un’altra missione: risvegliare la passione, ridare entusiasmo, ricreare un feeling con la piazza. Il certificato sono i 3537 spettatori che domenica scorsa hanno sostenuto e tifato i biancorossi di Colavitto nella speranza di avanzare nella post season. Senza sapere che l’ultima partita ufficiale della stagione, sarebbe diventata quella del record. Perché in tutte le altre 19 gare in casa, ma si era arrivati a toccare questa quota. Il precedente primato era stato stabilito nel derby contro la Fermana, perso 2-1: 3389 il pubblico totale. In un contesto storico in cui erano ancora vigenti le limitazioni alla capienza negli stadi causa pandemia. Il record negativo lo si è avuto contro il Grosseto, vittoria 2-0, ma si giocava di mercoledì pomeriggio. Nota a margine: sotto gli occhi di Tony Tiong che poi sarebbe diventato di lì a un paio di mesi il nuovo proprietario dell’Ancona Matelica.

Ad aver destato prima la curiosità verso la ‘nuova’ società e poi confermato la fiducia è stato il modo di porsi del club nei confronti della piazza, con la dg Nocelli sempre presente nel cementare lo slogan "noi e voi", poi il gioco divertente di Colavitto e i risultati conseguiti da Delcarro e compagni. Un trend che, come detto, ha permesso all’Ancona Matelica di essere la sesta squadra del girone B per media di persone allo stadio: 2106. Davanti a tutti c’è il Modena, guarda caso vincitrice del torneo e quindi direttamente promossa in B, con 5232. Segue la Reggiana, 4623, l’altra protagonista di un duello tutto emiliano che si è consumato e risolto soltanto all’ultima giornata. Sul gradino più basso del podio il Cesena con 4416, quindi il Pescara con 2423 e il Siena con 2280. Analizzando chi ha preceduto i dorici, va sottolineato come si tratti di squadre retrocesse dalla B, o con l’ambizione di vittoria del campionato, o con l’entusiasmo di una promozione dal piano di sotto e il ritorno nel calcio che conta. Ad Ancona si partiva dalla mestizia per come si era conclusa la precedente stagione, senza playoff in Eccellenza e con la prospettiva di restarci in quella categoria senza alcun orizzonte di crescita a stretto giro. Il colpo di fulmine a gennaio con Mauro Canil pronto a spostare il suo Matelica nel capoluogo. La scintilla è scoccata immediatamente e piano piano è diventata fiamma divampante. Si ripartirà anche dai 3537 tifosi di Ancona Matelica-Olbia. Il tesoretto tutto biancorosso.

Andrea Fiano