"Provo a vincere la Scarpetta d’oro chiodata"

Atletica, Gianmarco Tamberi oggi in gara a Ostrava dove è in palio l’ambito trofeo: "Cerco freschezza e velocità nella corsa"

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Gianmarco Tamberi (Atletica Vomano) a caccia della Scarpetta d’oro chiodata. Ci andrà oggi in Repubblica Ceca, a Ostrava (ore 16:28), nel Golden Spike. "E’ il trofeo che mettono in palio ogni volta. È una delle gare più belle e importanti fuori da quelle del circuito della Diamond League – racconta il campione italiano di salto in alto, classe 1992 –. Ci ho gareggiato un paio di volte, l’ultima nel 2017, la seconda gara dal rientro dopo l’infortunio. Ricordo che è una manifestazione bellissima, stadio stracolmo, di solito ci gareggiava sempre Bolt". Quest’anno forse sarà diverso per via del Covid-19.

"Il pubblico potrebbe essere contingentato, l’atmosfera sarà un po’ diversa, ma sono sicuro che qualcosa si inventeranno. Per il sottoscritto sarà la prima gara dell’anno con avversari di alto livello". Primo fra tutti quel Maksim Nedasekau, bielorusso, che in questo 2020 guarda tutti dall’alto a livello mondiale avendo saltato la misura di 2,33. Oltre a Tamberi ci sarà un altro azzurro, Stefano Sottile.

Tamberi cerca la misura. In questi giorni ad Ancona "ho lavorato cercando di ritrovare un po’ di freschezza e velocità, punti dove al momento sono carente". La maglia di campione italiano vinta dieci giorni fa a Padova è sicuramente un bel trofeo in una stagione inedita. "A Padova è’ stato davvero complicato, con la pedana che dalla mia parte era alquanto rovinata, mentre dove saltava Sottile era migliore. In quelle condizioni contava solo vincere anche perché non ho mai affrontato una gara di 2 ore e 45’. Per la prima volta alla misura di 2,31, prima della seconda prova, ho accusato crampi e tanta stanchezza. Una situazione davvero al limite". Sul podio nel tricolore anche Gianluca Tamberi, il fratello di Gimbo, terzo nel giavellotto. "Sono contentissimo. Dopo così tanto tempo si è preso la rivincita. Una grande soddisfazione per un risultato più che meritato".

Dalla sorpresa alla conferma. Di Simone Barontini, campione italiano per il secondo anno di fila negli 800 metri. "Ero a sgolarmi a bordo pista. Si merita di questi successi, per il tanto lavoro che sta facendo. È sempre molto determinato e ha un gran carattere. Ora deve cercare dalle prossime gare di tirare fuori un buon tempo. Il lavoro che sta facendo pagherà".

Oggi vedremo se sarà così anche per Gimbo. Oltre a Nedasekau e Sottile salteranno a Ostrava Glebauskas, Bahník, Kobielski e Przybylko.

Michele Carletti