Ribaltone della Vigor Castelfidardo a Barbara Ma un infortunio dell’arbitro blocca il match

Già a inizio partita il direttore di gara aveva accusato dolore alla caviglia. Lo stop arriva con l’intervallo

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VIGOR CASTELFIDARDO

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: Minardi, Savelli, Tamburini, Sanviti, Cardinali, Guerra, Rossini, Sebastianelli, Capecci, Carboni, Sabbatini. All. Ciattaglia.

VIGOR CASTELFIDARDO: Lombardi, Bandanera, Polzonetti, Mosca, Marconi, Ciucciomei, Gambacorta, Carini, Rombini, Terrè, Storani. All. Manisera.

Reti: 27’pt Capecci (B), 37’pt, 39’pt Rombini (V)

Arbitro: Giorgiani di Pesaro

Note: partita sospesa durante l’intervallo

L’infortunio dell’arbitro obbliga Barbara e Vigor a rimandare il secondo round della propria sfida di campionato. Solo una frazione di gioco per le due ambiziose contendenti, anche se le emozioni non sono mancate.

Locali in vantaggio intorno alla mezz’ora grazie ad un taglio perfetto in area di rigore di Capecci che raccoglie al meglio il delizioso assist di Rossini. Il pareggio non tarda ad arrivare: in mischia Rombini è il più lesto di tutti a colpire la sfera mandando fuori tempo Minardi.

Due minuti più tardi la Vigor Castelfidardo completa il ribaltone con un altro tocco ravvicinato del solito Rombini. Un blackout che costa carissimo all’Ilario Lorenzini.

La voglia di riscatto del Barbara però viene spenta durante l’intervallo. Nell’incredulità generale, la partita viene interrotta a causa di un problema fisico dell’arbitro. Già ad inizio partita il direttore di gara aveva accusato dolore alla caviglia durante un’ azione di gioco.

Dopo qualche minuto di stop a bordo campo per completare una rapida medicazione, ha stretto i denti ed è tornato a dirigere l’incontro, arbitrando comunque con autorevolezza e precisione nonostante il problema fisico. L’intervallo però ha indotto l’arbitro a fermarsi a causa del riacutizzarsi del dolore. Una decisione saggia, inevitabile per non complicare ancora di più l’infortunio. Non appena si troverà la data ideale, le due contendenti si giocheranno il secondo tempo che di certo sarà una vera e propria battaglia.

Nicolò Scocchera