Ripartenza Eccellenza, è il giorno del giudizio

Oggi il Consiglio della Figc si esprimerà sul restart. I giocatori sono disposti a pagarsi i tamponi da soli pur di tornare in campo

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Come un giorno del giudizio: è atteso con trepidazione. L’esito però non è scontato. L’appuntamento è per questa mattina, ore 11,30, in videoconferenza. A riunirsi sarà il Consiglio Federale della Figc con all’ordine del giorno anche il futuro del campionato di Eccellenza: ripartire o fermarsi. Il presidente Gravina ha già detto nei giorni scorsi: si decida oggi . La certezza è il riconoscimento a campionato di ‘interesse nazionale’ da ratificare nella seduta odierna.

È stata proprio la Figc ad avanzare l’istanza al Coni che l’ha accettata. Il passaggio permetterebbe alle società di riprendere ad allenarsi, superando i divieti del nuovo Dpcm, che entrerà in vigore domani, che conferma la strategia delle fasce di rischio per le regioni e conferma pure il blocco delle attività per tutti gli sport di interesse regionale. Ne deriva un’immediata conseguenza: tutti i tornei dalla Promozione in giù verranno sospesi definitivamente. Superata la questione Covid, lo snodo cruciale è il tema protocollo. Per portare a termine la stagione le società dovrebbero attuarne uno e per farlo hanno preteso che Figc e Lega Dilettanti si facciano economicamente carico delle spese, sostenendole in tutto o in buona parte.

Addirittura i calciatori si sono detti pronti all’autotassazione pur di pagarsi i tamponi e scendere in campo. Gira che ti rigira, va tutto a finire sotto l’aspetto economico. Perché un protocollo già validato dal Comitato Tecnico Scientifico esiste già, ed è quello che devono osservare i club del campionato di serie D. Stabilito sia quello, basterebbe solo trovare la convenzione migliore sui territori per abbassare i costi dei tamponi.

Argomento, quest’ultimo, che pare un dettaglio rispetto alle manovre politiche in atto tra istituzioni calcistiche, anche sull’Eccellenza. Altro elemento di confronto: le deroghe ai format. In Eccellenza si chiede il blocco delle retrocessioni, che nei fatti c’è già visto che come si è detto la Promozione non ricomincerà, e il fatto che chi non voglia partecipare non rischia di perdere il titolo sportivo. Se si decidesse di ripartire, per metà marzo la Lnd ha già fissato il suo Consiglio direttivo che dovrà affidare l’organizzazione della ripartenza ai Comitati Regionali Se non si ripartisse, l’intero mondo dilettanti andrà in crisi.

Andrea Fiano