Roberto Mancini, tutta la carriera del nuovo ct della Nazionale

Dalla Lazio allo Zenit SanPietroburgo, ecco tutte le panchine e le vittorie dell'allenatore jesino

Roberto Mancini, il nuovo ct della Nazionale

Roberto Mancini, il nuovo ct della Nazionale

Jesi (Ancona), 15 maggio 2018 - Roberto Mancini inizia la sua carriera da allenatore sulla panchina della Lazio nel 2000, come vice di mister Eriksson, vincendo subito la Supercoppa italiana al fianco del tecnico svedese. Nel febbraio 2001 viene ingaggiato dalla Fiorentina, anche se all'epoca non era in possesso del patentino di allenatore di prima categoria. Con i viola conquista il suo primo trofeo da allenatore, la Coppa Italia. L'11 gennaio 2002, dopo 17 partite, si dimette. Nell’estate del 2002 torna alla Lazio conquistando il quarto posto in campionato al suo primo anno, centrando così la zona Champions e arriva in semifinale sia in Coppa Italia che in Coppa UEFA. L'anno successivo vince la Coppa Italia, e in campionato giunge sesto. Il 7 luglio 2004 lascia la Lazio. Nel 2004 approda all’Inter, la sua prima stagione segna il ritorno alla vittoria per la squadra milanese. Con i nerazzurri conquista 3 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italia. Nella stagione 2006-07 ottiene una striscia di 17 vittorie consecutive in serie A, record mai battuto fino ad oggi da nessun’altra squadra. Il 29 maggio 2008 l'allenatore jesino viene però esonerato dall’allora presidente Moratti. Il bilancio della prima esperienza nerazzurra è di 226 partite complessive con 140 vittorie, 60 pareggi e 26 sconfitte. Nel dicembre 2009 vola in Premier League dove firma un contratto con il Manchester City per 3,5 milioni di euro a stagione. Con il club inglese conquista 1 campionato, 1 FaCup, e 1 Community Shield. Il 13 maggio 2013, due giorni dopo aver perso la finale di FA Cup contro il Wigan viene sollevato dall'incarico di allenatore del Manchester City a causa dei risultati deludenti della stagione 2012-2013.  Il 30 settembre 2013 viene ingaggiato dal Galatasaray, nella sua prima esperienza turca ottiene un'insperata qualificazione agli ottavi di Champions eliminando la Juventus. Il suo primo anno termina con la vittoria della coppa di Turchia mentre in campionato conquista il 2º posto che comporta la qualificazione diretta in Champions League. L'11 giugno 2014 lascia la squadra turca esercitando la clausola liberatoria. Nel 2014 torna all’Inter subentrando a stagione in corsa a Walter Mazzarri. Apre la sua seconda esperienza in nerazzurro con un pareggio nel derby, seguito dalla qualificazione ai sedicesimi di Europa League nel giorno in cui compie 50 anni. Eliminato dal Napoli nei quarti di Coppa Italia, non raggiunge per la prima volta la finale del torneo sulla panchina interista. L'Inter, uscita negli ottavi di Europa League, chiude il campionato in ottava posizione mancando, per la prima volta sotto la sua gestione, l'accesso alle coppe continentali. Nel torneo 2015-16 i nerazzurri, malgrado un girone d'andata vissuto in testa alla classifica, incappano in una crisi agli inizi del 2016 che spinge la società a riconsiderare la sua posizione. Fallito l'ingresso alla finale di Coppa Italia anche per questa stagione, l'Inter chiude il campionato al quarto posto entrando in Europa League. In estate a causa di attriti con la nuova proprietà si dimette. Dopo quasi un anno di pausa, il 1 giugno 2017 Roberto Mancini diventa allenatore dello Zenit San Pietroburgo. Dopo 44 panchina per 44 con 21 vittorie, 13 pareggi e 10 sconfitte, risolve di comune accordo il suo contratto, senza il pagamento di un risarcimento reciproco.