Simone Saltarelli è tornato nella sua Senigallia

Il pilota rimasto seriamente ferito nell’ultimo gran premio stagionale del National Trophy 1000 è stato trasferito nell’ospedale di casa

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È ancora in ospedale, ma è tornato almeno nella sua Senigallia Simone Saltarelli, il noto pilota marchigiano rimasto seriamente ferito nell’ultimo gran premio stagionale del National Trophy 1000, il trofeo tricolore dove il classe 1985 corre ormai da anni. Domenica 9 ottobre il senigalliese si stava giocando la vittoria del campionato (si trovava secondo a 7 punti dal leader nella classifica generale) quando è rimasto coinvolto in una caduta in cui – con l’altro pilota Luca Salvadori – ha riportato la peggio: l’incidente era avvenuto alla variante del Tamburello del circuito di Imola, con Saltarelli a terra sostanzialmente incolpevole e costretto, oltre al ricovero in ospedale, a dire addio alla conquista del campionato, vinto così dal diciannovenne Gabriele Giannini. Dopo quasi due settimane nell’ospedale di Imola, Saltarelli è stato trasferito nell’ospedale della sua Senigallia, ed ha condiviso la notizia con i suoi tanti followers sui social, che già nei giorni scorsi aveva rassicurato sulle sue condizioni. "Dopo 12 giorni ad Imola, si torna a Senigallia! Certo, sono sempre in ospedale ma almeno c’è aria di casa…Inizia il recupero!", ha scritto il pilota che nella sua città è molto conosciuto anche per il suo lavoro nella storica attività di famiglia Saltarelli Moto. Saltarelli ora avrà finalmente a fianco la sua famiglia, i suoi medici e il suo fisioterapista ed inizierà una lunga riabilitazione: dovrà tenere bloccata per circa 3 settimane la spalla rimasta lussata nell’incidente, stando attento a non sforzarsi in considerazione dei danni riportati alle vertebre, dove comunque non ci sono lesioni gravi. "Rimane l’amarezza per aver perso la possibilità di giocarmi il titolo – sottolinea – Dopo tutto quello che con la squadra (il TCF Racing Team, fondato e guidato dall’appassionato imprenditore Francesco Nucci) abbiamo fatto nel corso dell’anno avremmo meritato di finire in maniera diversa. Ora però conta rimettermi in sesto: avrò un lungo inverno davanti". Per il recupero completo ci potrebbero volere infatti circa quattro mesi ma il pilota di Senigallia – figlio d’arte, in pista fin da bambino e quest’anno impegnato anche nel Mondiale Endurance, col podio sfiorato nella prestigiosa 24 ore di Le Mans – ha l’intenzione di proseguire l’attività, spinto anche dai tanti concittadini che nelle ultime due settimane lo hanno ripetutamente incoraggiato a non mollare.

Andrea Pongetti