"Svista dell’arbitro sul gol: è inspiegabile"

Colavitto recrimina a fine gara "La punizione è arrivata grazie a un errore madornale. Dobbiamo vincere i playoff, io voglio la serie B"

"Svista dell’arbitro sul gol: è inspiegabile"

"Svista dell’arbitro sul gol: è inspiegabile"

Parte dalla fine Gianluca Colavitto, da quel gol, forse immeritato, che gli è ancora rimasto sullo stomaco: "La punizione è arrivata attraverso un errore madornale dell’arbitro: quella era rimessa laterale nostra, c’è poco da dire, da regolamento sarebbe dovuto essere nostra. Purtroppo in questo momento lo abbiamo pagato a caro prezzo. Difendere il pareggio? No, in quel momento la squadra era dominante, la partita la volevo vincere: poi tra il dire e il fare c’è di mezzo l’arbitro e su questo non posso incidere. Come io sbaglio la formazioni, lì ha sbagliato il direttore di gara. Così come nell’ultima azione: quello era calcio d’angolo a nostro favore. Continuiamo a pagare per i nostri errori e dispiace tanto. Abbiamo preso gol perché abbiamo perso palla in mezzo al campo: quell’episodio lì ci è andato contro. E’ inspiegabile, perché è stato il portiere del Cesena che ha rinviato il pallone in fallo laterale: ma al di là di tutto, ho visto una squadra viva, che ha macinato gioco". Un Ancona che crea tanto, ma che, come in altre occasioni, non è riuscita a concretizzare la mole prodotta: "Purtroppo a volte le prestazioni non sono sufficienti per portare a casa il risultato: noi sgonfiati? Non possiamo parlare di questa cosa in partite del genere: sono quattro anni che lavoro con questa società. Il primo anno mi chiesero la vittoria del campionato e ci riuscii. Il secondo anno, da matricola in Serie C, mi chiesero la salvezza e riuscimmo ad entrare ai play-off; l’anno scorso mi chiesero la salvezza ad Ancona e quest’anno mi hanno chiesto di migliorare il sesto posto dell’anno scorso. Finora ci stiamo riuscendo, ma dobbiamo assorbire questo momento non buono attraverso dei valori: abbiamo 53 punti, forse qualcuno se lo è scordato. Anche io voglio andare in Serie B, il Catanzaro ci ha messo 17 anni per riuscirci: l’importante è vedere lo spirito di una squadra battagliera. Ora andremo a Sassari, per noi sarà una partita di una difficoltà allucinante: non abbiamo più tempo di recuperare, le partite sono sempre di meno. Per una squadra, tornare a casa con zero punti dopo una partita del genere è dura. Prosegue la crisi di gioco e di risultati, Una certa pausa emozionale l’ho notata anche io ed è coincisa con una serie di risultati: evidentemente ci manca qualche step per essere più continui e dominanti in un campionato. Il momento è complicato, però mi sono sempre assunto le mie responsabilità, di sposare un progetto: non è mai facile ripetersi, ma io sono tre anni che entro nei playoff. Dobbiamo cercare di vincerli, perché il mio sogno è portare l’Ancona in Serie B"

Gianmarco Minossi