Tamberi, dai dolori alla gamba all’allenatore

Atletica, il campione si salto in alto è in Germania per delle visite mediche. La Federazione ha dato tutto il supporto sul fronte tecnico

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L’avventura mondiale è scattata per Gianmarco Tamberi. Dopo aver ‘salutato’ papà coach Marco con l’annuncio di domenica comunicando di aver risolto il rapporto di collaborazione è volato a Monaco di Baviera per farsi visitare dal luminare tedesco, il dottor Hans-Wilhelm Mueller-Wohlfahrt. Gimbo vuole risolvere prima del mondiale (15 luglio la qualificazione a Eugene) il problema muscolare alla gamba sinistra, quella di stacco, che sta intralciando il cammino dell’altista dorico in queste ultime settimane. Gimbo ieri è stato raggiunto in terra tedesca dalla promessa sposa Chiara (con tanto di storie Instagram in volo ‘’E si va’’) volata in Germania assieme al fisioterapista di Tamberi, Andrea Battisti. Pronti tutti e tre a volare insieme negli States, speranzosi di scrivere un’altra pagina di una bella favola a cui manca solo il mondiale outdoor. Dovrebbero partire forse già oggi o comunque questa settimana per l’Oregon per un periodo di ambientamento necessario per Gimbo per arrivare al meglio al mondiale. "Vite in aeroporto - aveva scritto nei giorni scorsi il poliziotto anconetano sui social -: in giro per il mondo cercando in tutti i modi di risolvere questo maledetto dolore". E lunedì, in un’altra storia, ha aggiunto. "Tanto per cambiare… in volo". Tra un aeroporto e un altro starà valutando anche su chi sarà il suo prossimo coach. Intanto per il mondiale ormai prossimo la Federazione ha dichiarato, attraverso le parole dei massimi rappresentanti, massima disponibilità. Al Mondiale, e chissà se anche dopo, potrebbe essere seguito da Stefano Giardi, coach di Elena Vallortigara. Di sicuro "forniremo a Gimbo tutta l’assistenza necessaria, sia a breve scadenza sia quando arriverà il momento di pianificare il futuro" ha dichiarato domenica il presidente federale Stefano Mei. Parole di vicinanza che arrivano anche dal direttore tecnico delle squadre nazionali, Antonio La Torre: "Abbiamo di fronte adesso due percorsi: uno a brevissima scadenza, che conduce ai Mondiali di Eugene e agli Europei di Monaco. Ebbene, stiamo approntando delle soluzioni che consentano all’atleta di vivere l’avvicinamento alle due manifestazioni nel miglior modo possibile; è fin troppo ovvio che gli verrà dato tutto il sostegno affinché riesca ad esprimersi al meglio, contando sulle risorse che fanno capo alla Struttura Tecnica Nazionale. Il secondo percorso, ovviamente di più ampio respiro, ci porterà a valutare congiuntamente, nelle prossime settimane, cosa sarà meglio fare per l’atleta".