"Un anno bello con la maglia biancorossa"

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È stata sicuramente una delle partenze più dolorose della scorsa estate: a luglio, Marcello Sereni ha salutato l’Ancona dopo aver segnato undici reti ed essere diventato uno dei beniamini della Nord, sposando il progetto del neopromosso Rimini. Insomma, la partita di sabato al Romeo Neri, per lui come per gli altri ex Delcarro e Tofanari, non sarà mai come le altre.

Cosa si prova ad affrontare un’altra volta l’Ancona da ex?

"E’ sempre particolare, perché ad Ancona ho vissuto un anno molto bello, ho molti amici che tifano per i dorici e ho legato con molti compagni: ma ora gioco col Rimini e farò di tutto per batterla".

Ad Ancona ha vissuto la sua stagione migliore tra i professionisti: c’è un po’ di rammarico per come si è chiusa l’esperienza in biancorosso?

"Sicuramente a livello di numeri è stata una stagione importante, per me come per la squadra: a fine anno sono state prese delle decisioni e noi le abbiamo rispettate. La scorsa estate avevo parlato con la società, ognuno è andato serenamente per la sua strada. Non posso che ringraziarli per come mi hanno accolto e come mi hanno trattato".

Quali sono i ricordi più belli della sua esperienza anconetana?

"Ho tanti bei ricordi, sia dentro che fuori dal rettangolo di gioco: a livello di campo la partita che mi ricordo di più è stata quella di Cesena, nella quale c’era un tifo da Serie A. Quello che mi porto dentro sono le persone che ho conosciuto e i ragazzi con cui ho condiviso questa esperienza".

Cosa dirà a Colavitto quando lo vedrà?

"Lo saluterò, poi non so cosa ci diremo: sicuramente lo ringrazierò per l’anno scorso, lui sa che gli sono grato per quello che mi ha dato. Per me è stato molto importante per il mio percorso di crescita".

Il Rimini è partito molto bene, ma nelle ultime uscite il rendimento è un po’ calato: salvezza a parte, qual è il vostro obiettivo?

"Abbiamo fatto un avvio molto buono, ora c’è stato qualche risultato un po’ negativo, ma sempre supportato da buone prestazioni. Bisogna proseguire sulla scia di quanto fatto nelle ultime partite e speriamo di farlo già contro l’Ancona. E’ un campionato molto equilibrato, ci sono continuamente sorprese e la classifica è molto corta: sicuramente l’obiettivo primario è la salvezza, una volta raggiunta, vedremo".

Quali sono le principali differenze che ha trovato a Rimini rispetto ad Ancona?

"Ogni annata è diversa, ma noi l’anno scorso eravamo una squadra molto giovane, con ragazzi che avevano poca esperienza in C, mentre quest’anno sono con giocatori più navigati. Per me è una cosa positiva, perché mi aiuta a crescere sotto tutti i punti di vista: sono giocatori forti, che mi possono dare una mano a gestire lo spogliatoio".

Se dovesse segnare esulterebbe?

"Non lo so, l’esultanza è una cosa spontanea, ma davanti ai miei tifosi se facessi gol credo che esulterei per rispetto nei confronti dei miei sostenitori. Non si tratta di una mancanza di rispetto verso i supporters dell’Ancona, ma solo di un momento di gioia che ci può tranquillamente stare".

g.m.