
La Vigor ha mostrato coraggio e carattere, ma questi ingredienti non sono bastati contro il Notaresco.
Il quattro pari finale custodisce un’infinità di spunti e riflessioni per il futuro. Tra gli aspetti positivi va osservata la capacità di reazione della squadra: un segnale estremamente confortante, in fondo un punto in trasferta non va mai disprezzato. Eppure qualcosa non è andato per il verso giusto.
Se l’attacco gira a meraviglia intorno ai suoi pilastri, la fase difensiva lascia parecchio a desiderare, un problema che indubbiamente preoccupa tifosi e staff tecnico. Negli ultimi anni la Vigor non ha mai subito così tanti gol: sei nelle ultime tre partite tra campionato e Coppa, decisamente troppi per una formazione che ha sempre fatto della solidità difensiva una delle sue armi migliori.
"E’ stata una gara molto complicata, il Notaresco veniva da una sconfitta pesante e cercava riscatto, ci hanno messo in difficoltà, soprattutto con alcuni repentini cambi di gioco - afferma Matteo Baldini, centrocampista della Vigor - Purtroppo abbiamo faticato ad esprimere al meglio il nostro gioco. I gol presi non sono unicamente responsabilità dei difensori, bensì di tutti noi. Non sempre siamo riusciti a portare i raddoppi sulle corsie laterali ed in Serie D questi errori si scontano. Avremmo potuto sacrificarci di più, in settimana analizzeremo gli errori per correggere il tiro".
Nessun allarmismo nell’ambiente rossoblu, ma qualche riflessione è opportuno farla. Da settimane Aldo Clementi sottolinea il proprio disappunto in merito alla gestione della palla in fase di non possesso… A Notaresco la situazione non è migliorata.
A ciò si aggiungono alcune gravi distrazioni che hanno permesso agli avversari di battere con facilità il giovane Alessandroni. C’è da lavorare, pochi dubbi in merito, ma non tutto è da buttare. Gli attaccanti sono più ispirati che mai, tutti sono coinvolti nel progetto e nelle difficoltà nessuno si abbatte. Caratteristiche che identificano una big del campionato, ma per arrivare lontano serve una compattezza difensiva che sinora non si è vista.
Nicolò Scocchera