"Zigo Zago" Zandegù ha il cuore diviso a metà "Il Lecco ha gran difesa e gioca in contropiede"

"In questo momento tutto può accadere. Gli spareggi sono spesso fatti di episodi. L’Ancona può giocarsela".

Dici Ancona-Lecco e pensi subito a Maurizio Zandegù: l’attaccante, che vestì la maglia dorica nei primi anni ottanta, cominciò la sua carriera agonistica proprio nella formazione lombarda, per cui la sfida di domani avrà un sapore decisamente particolare per lui: "Sarò allo stadio, con il cuore diviso a metà. E’ la prima volta che queste due squadre si affrontano, quindi per me sarà davvero speciale. Sono passati esattamente cinquant’anni dal mio esordio in Serie B, che avvenne proprio con la maglia del Lecco, per cui non sarà mai un match banale".

Zandegù, che partita si aspetta? "Parliamo di due squadre molto votate alla fase offensiva, che non cercheranno l’utilitarismo di una partita speculare, anche se ci saranno due match. Sia Foschi che Donadel ambiscono ad avere formazioni particolarmente votate all’attacco".

L’Ancona vista a Carrara potrebbe giocarsela con chiunque a livello nazionale?

"In questo momento tutto può accadere, basti guardare la Virtus Verona, che ha eliminato Novara e Padova, oppure all’Audace Cerignola, che sta facendo un figurone ai suoi primi play-off. Per come stanno andando le cose, credo che l’Ancona possa ambire a traguardi importanti".

Cosa deve temere di più l’Ancona del Lecco?

"I punti di forza del Lecco sono la grande difesa e il contropiede rapido, quindi dovrà prestare la massima attenzione a questi particolari. Però non dimentichiamoci che l’Ancona sta ritrovando un certo Spagnoli, che è il mio giocatore preferito e che purtroppo quest’anno ha dovuto fare i conti con un infortunio non di poco conto: senza dimenticare Melchiorri, per cui può contare su un tandem offensivo di tutto rispetto".

Giocare l’andata in casa può essere più un vantaggio o uno svantaggio?

"Le partite sono spesso legate ad episodi, però il fatto di giocare la prima in casa con il calore della curva nord credo sia un grande vantaggio. E’ vero che il ritorno a Lecco sarà un’altra sfida, però riuscire a vincere all’andata sarebbe intanto un passo importante".

L’avvicendamento in panchina potrebbe essersi rivelata una mossa vincente?

"L’Ancona di Colavitto ha sempre giocato un calcio molto offensivo: ha fatto un grande lavoro, ma ha avuto la sfortuna di beccare il momento peggiore proprio nel finale di stagione. I campionati sono fatti di episodi: basti guardare a Braglia, che a Gubbio ha passato un periodo molto difficile, ma che è riuscito a salvare la panchina risalendo con dei risultati positivi. Mi auguro solo che Donadel abbia capito in poco tempo i meccanismi di una squadra che sta crescendo. I risultati ottenuti contro Lucchese e Carrarese possono dare nuova energia per poter affrontare al meglio la fase finale".

Gianmarco Minossi