Bologna, 3 ottobre 2020 - Se il cittadino deve pagare, lo Stato e le sue istituzioni sono inflessibili nel far rispettare i termini pena multe, sospensioni e denunce. E di tutti i miliardi di cui lo Stato è debitore nei confronti delle centinaia di imprese che hanno svolto lavori per lo Stato stesso dove sono? Perché non vengono saldati? Sarebbero una boccata di ossigeno per molti e un rilancio seppur piccolo per l'economia. Invece di discutere di MES o di Recovery Fund che chissà quando si vedranno, facesse la sua parte e presto per evitare ulteriori tracolli.
Riccardo Raggi, Forlì
Risponde il condirettore del Carlino, Beppe Boni
Il buon esempio su questo versante non viene dallo Stato e dalla pubblica amministrazione. Se sgarri un giorno nel pagare una contravvenzione stradale ti bastonano, se bevi una birra a stomaco vuoto e ti ferma la polizia rischi di passare per un delinquente che mette a rischio la vita degli altri. Però lo Stato, per esempio, salda i debiti con le imprese a babbo morto e se un privato deve lavorare per un Comune o per la Regione deve armarsi anche di molta pazienza nell'attesa del dovuto. Ecco alcune cifre da capogiro. Lo Stato è debitore verso le sue imprese di circa 3,8 miliardi di euro. E la pubblica amministrazione spesso non paga i debiti. Dal momento in cui l’azienda presenta la fattura, gli enti, secondo la legge, devono chiudere la pratica in 30 giorni oppure in 60 nel caso della sanità. Secondo i rilievi dello stesso Ministero dell'Economia a luglio è risultato che le aziende che sono riuscite a vedere i soldi (pochi fortunati) hanno dovuto aspettare centinaia di giorni. La lista dei ritardatari registra 6.482 amministrazioni piccole e grandi. L’Inps nel 2019 ha pagato solo il 63% dei propri debiti (780 milioni su 1,229 miliardi) con un ritardo medio di quasi 22 giorni, il ministero dell’Interno 29 giorni di ritardo, quello della Giustizia 23. L'Inps poi (mentre il presidente si raddoppia lo stipendio) è in ritardo cronico con il versamento della cassa integrazione. Poi ci chiediamo perchè i cittadini a volte sono sfiduciati.