I 30 mesi di Giuseppe Conte al governo
Dal reddito di cittadinanza al cashback, il percorso dell''avvocato del popolo' Giuseppe Conte, che ha giurato come premier la prima volta nel giugno 2018. Il suo primo governo giallo-verde, sostenuto da M5Se Lega, durò fino al 20 agosto 2019 e aveva comepunti cardine il reddito di cittadinanza, quota 100, il superamento della legge Fornero, oltre a una stretta sui migranti, alla legittima difesa e alle norme anti-corrotti. Dopo 15 mesi, arriva la crisi, fatta esplodere da Matteo Salvini: la fine dell'alleanza gialloverde si consuma in Senato con un durissimo attacco di Conte al leader della Lega.
Il Conte bis vede la luce il 5 settembre 2019: stavolta il governo è sostenuto da M5S, Pd e Leu. e in concomitanza col giuramento Matteo Renzi, che si era speso per l'accordo giallo-rosso, esce dal Pd e fonda Italia Viva, mantenendo l'appoggio al Conte II. Alla fine di febbraio scoppia l'emergenza Coronavirus: a marzo arrivano le zone rosse in Lombardia, Veneto e poi tutt'Italia è in lockdown. A luglio Conte partecipa al summit europeo sul Recovery fund e ottiene per l'Italia 209 miliardi sui 750 disponibili. E' sull'utilizzo dei fondi Ue che s'innesca la nuova crisi: Matteo Renzi contesta l'operato del governo (anche sulla scuola e sulla delega ai servizi segreti) e il 13 gennaio ritora le due ministre di Italia Viva Bellanova e Bonetti, dando il via alla crisi. In senato Conte ottiene la fiducia relativa, e Iv si astiene. Non basta la 'caccia' ai costruttori: il 26 gennaio a Conte non reta che rassegnare le dimissioni in Quirinale. Il presidente Sergio Mattarella avvia le consultazioni per capire se c'è una maggioranza che possa continuare la legislatura. Ma la maggioranza non c'è: Mattarella lancia un appello alle forze politiche perché sostengano un governo di alto profilo, guidato da Mario Draghi.