Sanremo, perché tutti dicono "Papalina" e "Ciao Zia Mara"? Colpa del Fantasanremo

Sul palco dell'Ariston non c'è artista che non lo abbia nominato durante le prime due serate

Fantasanremo

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"Fantasanremo", "Papalina", "Ciao zia Mara". Chi nelle prime due serate del Festival di Sanremo non ha sentito qualcuno di questi messaggi dal palco? E chi non ne sentirà altrettanti nelle ultime tre? Il motivo? La "colpa" è tutta del Fantasanremo, il concorso - nel quale peraltro non si vince nulla, ma per partecipare al quale non si paga nemmeno nulla - che sta letteralmente facendo impazzire centinaia di migliaia di appassionati della kermesse musicale in tutta Italia. Il Fantasanremo non è di certo nato quest'anno, eppure proprio con Sanremo 2022 ha vissuto uno sviluppo incredibile. D'altro canto, da un gioco che unisce la passione degli italiani per il Festival e quella per i concorsi in cui ci si mette in gioco in prima persona non poteva che scaturire un enorme successo. Ma, mentre "zia Mara" è evidentemente Mara Venier, chi è Papalina? Semplice: il soprannome di Nicolò Peroni, titolare del Bar Corva di Porto Sant'Elpidio, nelle Marche. Dove tutto ha avuto inizio, dove Fantasanremo è nato e cresciuto. Chi dice "Papalina" sul palco ottiene un bonus. Così come chi ringrazia il pubblico o l'orchestra. Malus invece - i bonus e i malus previsti dal regolamento sono tantissimi - è, ad esempio, salire sul palco senza percorrere le scale. Vi ricorda qualcuno? Già, Iva Zanicchi durante la seconda serata è entrata senza farlo. E infatti poi ha provato perlomeno a scendere un paio di gradini. Tutto per il Fantasanremo. Fateci caso quando sentite o vedete qualcosa di strano sul palco dell'Ariston.

Il Fantasanremo ha però illustri precedenti. Anni fa, a portare il "bisogna dirlo" sul palco di Sanremo erano stati i tre della Gialappa's band. Ricordate quando i cantanti dovevano dire "Situation" durante il Festival o le interviste? Era per compiacere la Gialappa's.