Superbonus 110%, proroga fino al 2023. In scadenza gli altri bonus casa/La guida

Bonus facciate, bonus mobili ed elettrodomestici, ecobonus e sismabonus: salvo proroghe è possibile usufruirne fino al 31 dicembre 2021

Operai al lavoro (Archivio)

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Roma, 1 ottobre 2021 - Ci sarà anche la proroga del superbonus 110% sulle ristrutturazioni edilizie nella prossima legge di bilancio. La misura è stata infatti rifinanziata almeno per tutto il 2022, ma potrebbe arrivare fino al 2023. Più incerto, invece, il futuro per gli altri bonus casa, da quello per l'acquisto di mobili al sismabonus, la cui scadenza al momento è fissata al 31 dicembre 2021. Ecco, in dettaglio, quali sono gli incentivi che potrebbero non essere prorogati nel 2022. Recupero patrimonio edilizio Il bonus prevede la detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 per il recupero del patrimonio edilizio, con limite di spesa a 96mila euro per ogni unità immobiliare. La detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Salvo proroga, dal 2022 il bonus tornerà al 36%, con limite di spesa a 48mila euro.

Bonus verde E' una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2020 nel 2021 per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che consentono la tracciabilità delle operazioni (per esempio bonifico bancario o postale). La detrazione massima è di 1.800 euro per immobile (36% di 5mila).

Ecobonus I contribuenti che eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti possono detrarre una parte delle spese dall'Irpef o Ires. L’importo da portare in detrazione dalle imposte può variare dal 50% al 85% della spesa in base alle caratteristiche dell’intervento. Le spese ammesse in detrazione comprendono sia i costi per i lavori relativi all’intervento di risparmio energetico, sia quelli per le prestazioni professionali necessarie per realizzare l’intervento stesso e acquisire la certificazione energetica richiesta.

Bonus mobili ed elettrodomestici È una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici nuovi di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 10mila euro nel 2020 e 16mila nel 2021, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Il pagamento va effettuato con bonifico o carta di debito o credito. Può beneficiare della detrazione chi acquista mobili ed elettrodomestici nuovi nel 2021 e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal 1° gennaio 2020.

Sismabonus I contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. La detrazione può essere richiesta per le somme spese nel corso dell’anno e può essere ceduta se relativa a interventi effettuati su parti comuni di edifici condominiali. Sono concesse detrazioni più elevate quando alla realizzazione degli interventi consegua una riduzione del rischio sismico. Per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 spetta una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96mila euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo. La detrazione è più elevata (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%). Chi compra un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone classificate a 'rischio sismico 1', può detrarre dalle imposte una parte consistente del prezzo di acquisto (75 o 85%, fino a un massimo di 96mila euro).

Bonus facciate L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione d’imposta del 90% per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali. Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.

Bonus idrico Vale 1.000 euro ed è destinato a chi fa interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d'acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. Può essere richiesto per un solo immobile fino ad esaurimento delle risorse: 20 milioni di euro per il 2021. E' possibile presentare domanda registrandosi sulla apposita piattaforma del ministero della Transizione Ecologica, autenticandosi con Spid o carta d’identità elettronica. Alla domanda si deve allegare copia della fattura o del documento commerciale di acquisto.