Vinitaly 2019 al via, Emilia Romagna e Marche protagoniste

Dal 7 al 10 aprile a Verona la fiera del vino più attesa, con oltre 4600 espositori provenienti da 35 paesi

Vinitaly 2019 dal 7 al 10 aprile (foto d'archivio Newpress)

Verona, 6 aprile 2019 - Taglio del nastro della 53esima edizione di Vinitaly. Da domani e fino al 10 aprile, a Verona, si tiene la fiera del vino più attesa, un evento di internazionale in crescita costante. Grandi numerti per la 53esima edizione: 100mila metri quadrati di esposizione e 4.600 cantine provenienti da 35 paesi, pronte a esporre oltre 16mila etichette.

In apertura di kermesse non mancano esponenti del Governo e del Parlamento. Per domani sono attesi il premier Giuseppe Conte che arriverà nel pomeriggio, mentre la cerimonia di inaugurazione vedrà il vicepremier Matteo Salvini e il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio. Alla cerimonia è previsto anche un intervento della seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il giorno dopo è atteso il vicepremier Luigi Di Maio.

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Martedi 9 visiterà la fiera il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani. Sempre in ambito Ue, partecipano anche il commissario europeo per l'agricoltura Phil Hogan e Paolo De Castro, vice presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo.

Ad onorare Vinitaly, vip, chef stellati e personaggi dello spettacolo, viticoltori per passione. A cominciare da Bruno Vespa che condurrà un talk show sul futuro del vino al convegno inaugurale con la partecipazione di Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, Carlo Maria Ferro, presidente Italian Trade Investment Agency, Angelo Gaja (Cantina Gaja), Matilde Poggi (Azienda agricola Le Fraghe) e l'enologo Riccardo Cotarella.

Anche il ministero delle Politiche agricole ei sottosegretari Franco Manzato e Alessandra Pesce, darà spazio nello stand e nell'area talk show a dibattiti sul mondo del vino ma anche all'intrattenimento. Ospiti d'eccezione del Mipaaft, personaggi noti e molto amati, che negli anni si sono cimentati nella produzione di proprie etichette del vino e dell'olio. Tra questi, Joe Bastianich, Gerry Scotti e lo Chef Alessandro Circiello ad aprire la rassegna in occasione dell'inaugurazione. Nei giorni a seguire si avvicenderanno Michele Placido, Albano Carrisi, Cesara Buonamici, raccontando la passione per le loro aziende agricole e produzioni.

Emilia Romagna

A Vinitaly c’è anche molta Emilia Romagna che anche quest’anno si racconta nel Padiglione 1. L’organizzazione è sempre di Enoteca Regionale Emilia Romagna che lancia la sfida del turismo del vino per una regione che attira 40 milioni di visitatori l’anno (in crescita, e il 60% arriva per l’enogastronomia). A Verona, in 4mila metri quadri, troveranno casa oltre 200 aziende e consorzi fra espositori e singoli produttori presenti in 7 banchi d’assaggio. Venti i sommelier a disposizione, 15mila i calici e un ristorante. E poi degustazioni e incontri e una forte presenza social.

"Crescono il numero e le dimensioni degli stand – spiega il presidente di Enoteca Regionale Pierluigi Sciolette –. I produttori stanno lavorando bene, sono una grande famiglia. Il nostro padiglione è sempre aperto". Per Claudio Pasini, segretario generale di Unioncamere Emilia Romagna, "il 2018 è stato un anno di conferma, con esportazioni che hanno superato i 322 milioni. In Italia l’export ha raggiunto i 6,2 miliardi e la nostra regione detiene una quota del 5,3%, collocandosi al quinto posto». Le aziende esportatrici nell’ultimo triennio sono state 1.300, 600 se l’anno di riferimento è il 2017. Il nodo è che meno della metà di queste realtà esporta abitualmente, per questo "è strategico trasformare le esportatrici occasionali in abituali".

Marche

Grandi numeri per le Marche al 53esimo ‘Vinitaly’. La regione porterà a Verona 144 aziende e 255 etichette e celebrarerà i cinquant’anni della Dop del Bianchello del Metauro. Proprio i bianchi saranno protagonisti (Verdicchio, Pecorino e Passerina in testa), così come il settore biologico che vede Marche al secondo posto in Italia per l’incidenza sul totale della superficie vitata. Con venti denominazioni (15 Doc e 5 Docg) e un’Igt, le Marche del vino hanno un fatturato di quasi 150 milioni. Sono ben 14.200 le aziende sul territorio, con 17mila ettari di vigneto (la superficie media è di 123 ettari). La produzione 2018 ha contato su quasi 52 milioni di bottiglie con etichette a denominazione di origine. Al ‘Vinitaly’, nella collettiva coordinata dalla Regione assieme all’Istituto Marchigiano di Tutela vini e al Consorzio Vini Piceni, ci saranno 71 aziende. A queste se ne aggiungono 69 con stand autonomi.