{{IMG_SX}}Ascoli Piceno, 7 marzo 2007 - PAGLIUCA sta male o piuttosto è al centro di un vero e proprio caso? Entrambe le cose sono vere.
Partiamo dai problemi fisici, che lo hanno indotto a lasciare Ascoli già da qualche giorno e a recarsi al centro Isokinetic di Bologna (specializzato nel recupero dei calciatori, si trova a due passi dagli impianti di Casteldebole), dove dovrebbe restare fino a lunedì prossimo.

Pare che il portiere avesse problemi muscolari alla schiena già da dicembre, ma ha comunque continuato a giocare facendo ricorso, in qualche caso, anche all’uso di antidolorifici. Prima della partita di Livorno, Pagliuca è finito ko a causa di un virus influenzale ed è possibile che la permanenza a letto abbia addirittura finito per aggravare i problemi alla schiena. Venerdì scorso il portiere, con il permesso della società, si è recato al centro bolognese e lì si è sottoposto a una risonanza magnetica. I medici lo terranno in terapia per una settimana, dopodiché potrà tornare ad Ascoli (pare martedì).

QUESTO il quadro clinico, ma in mezzo a diagnosi e prognosi si innestano anche problemi tra il numero uno bianconero e Sonetti. Pare che tra i due i rapporti non fossero idilliaci già da un po’ di tempo e che si siano incrinati in maniera definitiva la scorsa settimana.

L’ex Inter e Bologna non è stato convocato per la gara contro il Parma, quando avrebbe potuto probabilmente giocare, magari stringendo i denti. Sonetti ha dato fiducia ad Eleftheropoulos e forse Pagliuca non si è sentito più indispensabile, sta di fatto che la situazione è improvvisamente diventata incandescente.
L’estremo difensore se n’è andato (dopo un confronto di fuoco) e Sonetti non ha avuto parole particolarmente tenere nei suoi confronti: "Sono l’allenatore dell’Ascoli, non di Pagliuca o di qualsiasi altro", ha detto a 'Fuori Onda' (riportiamo l’intervista integrale a pagina XXIII). E poi ha aggiunto: "A Siena so già chi far giocare". Ovviamente il riferimento è ad Eleftheropoulos, che dunque sarà titolare per la quarta partita consecutiva e a questo punto ha buone chance di tenersi il posto fino al termine della stagione.

TUTTAVIA, non sembra affatto che la rottura con Pagliuca sia arrivata ad un punto tale che il bolognese possa addirittura chiedere la rescissione del contratto. Il suo rapporto con la società, infatti, resta comunque buono e dunque la sua permanenza fino a giugno, al momento, non è affatto in dubbio. Ma potrebbe interrompersi la sua rincorsa a Paolo Maldini per il record di presenze in serie A. Tra i due, attualmente, c’è una differenza di appena sei gettoni (598 contro 592) e il fatto che il capitano rossonero non giochi con grandissima continuità, lasciava aperta addirittura la possibilità di un sorpasso nel corso di questa stagione.

Problemi che per l’Ascoli sono sicuramente di secondo piano, ma non lo è di certo la consapevolezza che uno dei suoi uomini più rappresentativi sia improvvisamente diventato una sorta di separato in casa.