{{IMG_SX}}Acquasanta Terme (Ascoli Piceno), 6 giugno 2007 - Questa mattina, a mezzogiorno e mezzo in punto, ha concluso l'esperimento e domani tornerà in superficie: dopo 235 giorni di isolamento socio-spazio-temporale nella grotta Fredda, Maurizio Montalbini chiude il suo terzo esperimento del genere, il secondo per durata. Oggi l'ultimo contatto con la superficie, via cavo. Per lui era domenica 18 febbraio 2007; ed erano le 19 e non le 12.30.

 

Ha perso 21 chili, ma non la voglia di scherzare via computer. "Sì, ho dormito bene l'ultimo sonno. Anche se credo di aver dormito poco - ha spiegato. - Per verificare se ero sveglio, ho fatto un'incursione sott'acqua.
Non proprio la doccia, perchè l'acqua non basta mai per questo: l'acqua è un buon tonico e mi sono svegliato". Ha il volto disteso alla vigilia dell'avventura che domani si concluderà ufficialmente, quasi vent'anni dopo il primo esperimento e alla vigilia di uno nuovo, al Monte Prata. "Sono la prova vivente che gli opposti si completano - ha sottolineato: - sono contentissimo e, contemporaneamente, mi dispiace: non sono solo venti anni, è una intera delle nostre vite che si accasa nel passato".

 

Lucidissimo nelle sue riflessioni. "Se mi confermi la data di oggi - ha scritto ancora sul suo personal computer - allora siamo a 21 anni dall'inizio! Underlab (il suo progetto scientifico, ndr.) ha superato brillantemente l'adolescenza: non si può dire che non siamo stati i protagonisti delle nostre vite". All'operatore in superficie che lo 'minaccia' di tenerlo giù in isolamento per altri due anni, Montalbini ha risposto confermando il desiderio di una nuova esperienza: "Adesso, onestamente, credo che non potrei farlo. Ora ho voglia di un saluto al mare, prima di rintanarmi nel 'folto' e nelle grotte di Monte Prata".