{{IMG_SX}}Ascoli Piceno, 5 ottobre 2007 - Marco Ahmetovic, il  rom che, ubriaco, travolse e uccise con il suo furgone i quattro ragazzi di Appignano del Tronto, è stato condannato a sei anni e sei mesi di reclusione. Questa la decisione del giudice Marco Bartoli.

 

Le vittime furono: Eleonora Allevi, Davide Corraddeti, Alex Luciani e Danilo Traini, tutti fra i 16 e i 18 anni. La sentenza è stata pronunciata dopo meno di un'ora di camera di consiglio. Il pm Carmine Pirozzoli aveva chiesto una condanna complessiva a quattro anni di reclusione e 20 giorni di arresto.

 

Un lungo applauso ha salutato la lettura della sentenza. ''Bravo giudice!'', così hanno gridato i parenti delle quattro vittime. Familiari e amici dei quattro ragazzi morti hanno apprezzato la decisione, che ha inflitto all'imputato una condanna più grave di quella prospettata dal pubblico ministero.

 

 

Per il rom, inoltre, è stato disposto il ricovero coatto in una casa di cura per alcolisti per un periodo di sei mesi e il divieto per un anno di frequentare esercizi pubblici dove si somministrano bevande alcoliche.

 

 

Concesso anche un risarcimento di 200 mila euro a testa per ciascuna delle tre famiglie che si sono costituite nel procedimento. Ahmetovic, la madre (proprietaria del furgone guidato dal rom), e l'assicurazione 'Duomo' dovranno risarcire in sede civile le parti lese. Ahmetovic è stato invece riaccompagnato agli arresti domiciliari dalla polizia penitenziaria.

 

 

L'AVVOCATO DI AHMETOVIC

Il difensore del rom, l'avvocato Poalo Franchi, oggetto di ripetute contestazioni da parte dei familiari dei quattro ragazzi, è stato scortato fuori dall'aula da polizia e carabinieri.  Non si è sbilanciato nei commenti: ''Le sentenze dei magistrati della Repubblica italiana non si commentano'', ha detto. ''Aspetto di leggere le motivazioni della sentenza del giudice Marco Bartoli - ha poi aggiunto il legale -, successivamente decideremo se ricorrere in appello o meno''.


Franchi, già fatto oggetto di minacce di morte per aver accettato di difendere il nomade, non vuole commentare neanche gli insulti e gli applausi ironici del pubblico durante la sua arringa difensiva.

 

 

LA REAZIONE DEI GENITORI

E' soddisfato il padre di Davide, uno dei ragazzi che persero la vita in quella drammatica notte: "I quattro anni chiesti dal pm erano pochi: questa invece è una sentenza equa, anche se nessuno ci restituirà i nostri ragazzi''. Luigi Corradetti ha poi commentato anche il fatto che Ahmetovic andrà ai domiciliari: "E' un'altra coltellata, che mi prendo io e gli altri genitori delle vittime''. Poi Corradetti conclude: ''E' chiaro che è ora di cambiarle le leggi, anche se questa sentenza è importante, dà un segnale perchè tragedie simili non si ripetano''.


Anche per Timoteo Luciani, altro genitore, la sentenza è stata ''meglio del previsto''. ''Pensavo peggio - ha detto ai giornalisti -. Comunque le leggi vanno cambiate''.