Ascoli Calcio, finalmente una squadra di serie B!

Il pari in extremis non nasconde alcune lacune, ma la sensazione è che questa squadra sia attrezzata per giocarsela in campionato.

Vivarini

Vivarini

Ascoli, 26 agosto 2018 - Ci sono un po' di cose da dire dopo Ascoli-Cosenza. La prima, in assoluto, è che almeno nel primo tempo si è vista una squadra di serie B giocare in serie B e, rispetto al passato, quella era proprio l'Ascoli!

E' vero, le idee sono ancora diverse e non sempre tutti ragionano sulla stessa lunghezza d'onda.

La seconda è che non ci piace tornare sulle polemiche del passato e parlare di chi c'è stato, ma lasciare in eredità, volontariamente (perché prendersi cura di un bene, anche se lo stai per cedere, è un dovere) un campo di calcio in questo modo, sapendo il male che si fa al gioco del calcio e nello specifico al gioco del calcio dell'Ascoli, è stata veramente una cosa di cattivo gusto.

La terza cosa, a nostro avviso, è che Baldini è un esterno, non un interno. E che Kupisz probabilmente per innescare le sue giocate, non riesce a partire da quinto basso.

La quarta è che Quaranta, appena supererà il gap mentale che lo porta a non essere un “trattore” su certi palloni, sarà un titolare fisso e che Brosco, in quindici giorni, ha acquisito il doppio della velocità che aveva contro la Viterbese. Oltre a questo, sa anche guardare la porta. E accipicchia se non è una bella notizia. Ce ne sono anche di meno liete, sia chiaro.

La quinta, infatti, è che un gol del genere, sapendo il tipo di partita che stai giocando, non puoi e non devi prenderlo. Quindi attenzione, assolutamente attenzione, perché partire con una sconfitta interna per aver preso mezzo tiro in porta, sarebbe stata una notiziaccia. La sesta è che Ardemagni è un cuor di leone, ha fisico e senso di come muoversi da bomber, ma sa benissimo che se gli capita mezza palla in area, sporca, brutta, difficile, deve buttarla dentro. Figuriamoci se sui piedi gli arriva un pallone pulito, così come pulito era quello di Cavion. Un peccato. Poteva essere un trionfo, è stata l'ennesima partita di sofferenza. Anzi no, scusateci. Non è stata l'ennesima. In questa partita c'era una squadra in campo che ha dato tutto (come quella dello scorso anno), ci ha provato fino all'ultimo (come non sempre ha fatto quella dello scorso anno) e che, rispetto a quella dello scorso anno, sembra, lo ripetiamo, sembra, attrezzata in campo e in panchina per giocare in maniera dignitosa questo campionato. Hai detto niente...