Ascoli Picchio, il marchio per ora non cambia

Bricofer al lavoro, i tifosi sognano Tosti presidente ma è ancora da decidere. Intanto come allenatore Oddo è in vantaggio su Calabro e Vivarini

Massimo Pulcinelli

Massimo Pulcinelli

Ascoli, 5 luglio 2018 - Il day after dell’acquisizione della società bianconera da parte del gruppo Bricofer, guidato da Massimo Pulcinelli, è stato quello dei commenti da parte del popolo bianconero. Il panorama è vario. Si va da chi vede buio pesto («E’ l’inizio della fine») a chi rimpiange Bellini («Vedrete cosa sarà senza un ascolano») fino alle posizioni opposte («Il 3 luglio, la liberazione») passando per i moderati («Lasciamo lavorare i nuovi»). Di certo martedì non è stata una giornata priva di emozioni per i tifosi del Picchio. 

Pur tra punti di vista diversi, però, tutti o quasi si sono trovati d’accordo su un argomento: tornare al nome Ascoli Calcio (o semplicemente Ascoli se Ascoli Calcio non fosse disponibile per questioni legali) e al vecchio stemma, tondo o ovale. «Senza pretese di alcun tipo, ma riprendere il nostro stemma e il nostro nome, quelli di cui ci siamo innamorati, quelli con cui siamo cresciuti, sarebbe certamente un ottimo biglietto da visita e un grande regalo alla nostra gente. Più di qualsiasi calciatore» è uno dei post su Facebook che hanno trovato maggiore condivisione. Il nome Ascoli Picchio, con il relativo stemma posticcio, creato ad hoc da Bellini ma mai entrato nel cuore dei tifosi, non è mai piaciuto alla tifoseria.

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Come altri supporter di società che sono passate per il fallimento (Napoli, Fiorentina e altre) anche quelli ascolani pretendono un ritorno alla tradizione il più possibile integrale. Ritrovare l’intera dicitura ‘Ascoli Calcio 1898’ sarà molto probabilmente impossibile per motivi legali ma, come detto, la speranza del popolo del Picchio è che la nuova società sia, nel nome e nel logo, vicina al massimo al sodalizio degli anni ’70, ’80 e ’90. 

Il desiderio è ottenere questo ritorno alle origini entro l’inizio della stagione ormai alle porte ma, per motivi di tempistica, appare un’operazione molto complessa. C’è chi sostiene che, con un lavoro senza sosta e molta, molta fortuna, si possa già percorrere tutto l’iter entro l’inizio della prossima stagione. Non tutti, però, la pensano così. Un altro problema pare sia legato al materiale tecnico, che Nike sta già preparando con il nome e il logo Ascoli Picchio. 

Di sicuro il cambio di stemma e di dicitura sono ai primi punti del programma della nuova proprietà e questo per i tifosi è già un sospiro di sollievo: se non quest’anno, al massimo il prossimo si rivedrà il nome Ascoli, senza Picchio e senza picchi stilizzati.