Ascoli, Rosseti sciupa tutto! A Cremona sconfitta meritata

La partita dello Zini riporta sulla terra i bianconeri. Buone prove per Leali e Da Cruz

Mister Paolo Zanetti

Mister Paolo Zanetti

Ascoli, 30 settembre 2019 - Cento minuti per capire che la strada è tutt’altro che segnata. E che la serie B è un campionato che, indovinate un po’ che scoperta che abbiamo fatto, ogni volta si ridisegna. A Cremona è andata peggio di sempre, ma ci può stare, anche perché un fattore importante da considerare sono le tre partite giocate in quasi una settimana.

Cremonese Ascoli 1-0, Soddimo stende il Picchio

ORTICHE. Le elezioni di midterm – dell’attaccante di scorta di mister Zanetti - sono alle porte. E nel momento in cui arrivano devi saperti presentare col vestito buono, cosa che non accade a Lorenzo Rosseti quando Da Cruz, che stavolta si è travestito in Ninkovic (perché il pasticcere si è preso una sera di riposo), gli ha detto. “Dai, buttala dentro facile facile”. Macché. L’attaccante forte è quello che ti castiga con mezza palla. Peccato. Occhio Lorenzo, che tra poco rientra anche Scamacca. E allora sarà complicato trovare minuti, campo e cioccolatini dei compagni. PLEXIGLAS. Torniamo al pasticcere di Bogatic. Per favore, non riprendiamo il solito discorso dell’educazione, della reazione, della rabbia, di tutto quanto nella scorsa stagione ha abbassato il livello di poesia calcistica di Nikola Ninkovic solo perché, da serbo che più serbo non si può, non riesce a fare a meno di prendersela col plexiglas quando viene sostituito dopo una partita steccata. E’ e sarà sempre così. Diseducativo per i più piccoli? Forse. Ma a noi piace pensare che in quelle vene scorra sangue caldo. E in un mondo di impiegati che timbrano il cartellino e mettono stories per fare pubblicità, ben vengano quei cari “cattivi ragazzi”. Anche perché Nikola è tutto, fuorché un cattivo ragazzo. Tranne in quei dieci secondi… SILENZIO. E’ un po’ la sensazione che abbiamo avuto nel vivere il secondo tempo dopo l’erroraccio di Rosseti. Vivere la fase finale della partita in un semi-silenzio emotivo. Ha premuto poco l’Ascoli. Ma ci può stare. Per gli impegni ravvicinati, perché stare al primo posto un po’ di energie te le toglie, specie se non te lo aspettavi. E perché comunque, la Cremonese, è una squadra costruita per stare lassù. Con quelle che vogliono vincere. E l’Ascoli? Dove vuole stare?