Ascoli, la festa degli oltre 10mila sostenitori bianconeri

Al termine della partira è esplosa tutta la gioia del popolo bianconero

La gioia dei tifosi ascolani al termine della gara

La gioia dei tifosi ascolani al termine della gara

Ascoli, 31 maggio 2018 – Cinque sofferti, lunghissimi, interminabili minuti prima del triplice fischio finale dell'arbitro Nasca che ha di fatto messo la parola fine all'agonia dei tifosi bianconeri in questo tormentato campionato di B dando così inizio alla festa.

Un boato di gioia ha pervaso lo stadio Del Duca con un'invasione di campo che non si ricordava da tempo. Cori, applausi, occhi lucidi, forse questa è stata davvero una delle salvezze più sofferte di sempre in cadetteria. Il cammino tortuoso per permettere di festeggiare la salvezza ha dovuto costringere gli uomini di Cosmi a disputare i playout, affrontando altre due sfide. Dopo essere rimasti in piedi al primo round l'Ascoli aveva bisogno del pubblico delle grandi occasioni per blindare il risultato e così sugli spalti gli oltre 10mila spettatori è stato impeccabile nella decisiva sfida di ritorno. Un colpo d'occhio d'altri tempi pace di dare davvero una grossa mano spingendo i propri beniamini a blindare il pareggio che alla fine ha ufficialmente consegnato il pass per la prossima B.

A vincere stavolta è stata una città intera, una tifoseria appassionata e legata ai propri colori che proprio nei momenti più bui della stagione è riuscita a fare quadrato continuando ad incitare il Picchio nella buona e soprattutto nella cattiva sorte. Il clima infernale del Del Duca stasera ha dimostrato che Ascoli è una piazza pronta per il grande salto. In campo, va detto, l'Entella ha forse meritato qualcosa in più, ma alla fine forse un pubblico del genere non poteva meritare la retrocessione in C. Al termine, come annunciato qualche giorno fa dai gruppi organizzati della curva sud, non sono mancati alcuni cori per contestare l'operato della società. Ma alla fine lo scontento ha lasciato spazio alla voglia di festeggiare l'ennesima permanenza in B. In città nessun carosello, soltanto qualche singola strombazzata euforica nel traffico con il clacson. Adesso nella prossima estate il presidente Bellini e i suoi uomini di fiducia saranno chiamati ad alzare l'asticella, stavolta però davvero.