Ascoli, una bella “brutta” vittoria!

Stavolta la squadra di Zanetti gioca a specchio con l’avversario, soffrendone i ritmi solo nei primi quarantacinque minuti

La splendida coreografia della Tribuna Mazzone in onore di Costantino Rozzi

La splendida coreografia della Tribuna Mazzone in onore di Costantino Rozzi

Ascoli, 14 dicembre 2019 - Per una volta bisogna partire dagli avversari. Pensare agli avversari, a come hanno giocato, a quello che esprimono in campo e non sui taccuini con nomi più o meno altisonanti. E uscire indenni con un “clean sheet” dalla sfida contro una bestia nera come il Cittadella, almeno a livello statistico, è un modo originale ma interessante di onorare la memoria di Costantino Rozzi, nella consueta, emozionante, immancabile, partita coi calzettoni rossi.

LA CRONACA: Ascoli Cittadella 1-0, Scamacca regala il ritorno alla vittoria UOMINI. Che valore ha una vittoria del genere? Immenso, a nostro avviso. Perché il Cittadella è una squadra che non ha nessuna, ribadiamo nessuna, intenzione di arrivare alla primavera in una posizione sotto alla settima-ottava e il campo ce lo confermerà. Ha un gioco codificato, corre negli spazi con o senza palla, si diverte e diverte. Ad Ascoli, stavolta, togliendo dalla bilancia gli episodi che secondo Venturato ha danneggiato i veneti, non c’è stato nessun vero assalto. Leali ha dovuto compiere una sola parata, ad inizio partita, ma i bianconeri hanno saputo ribattere senza soffrire al piano dell’avversario. E’ una grande dote, specie quando è limpido che ancora le persone, gli uomini, che scendono in campo con la stessa maglia, non hanno ancora raggiunto lo status di “gruppo granitico”, di quelli che servono per vincere i campionati o quantomeno arrivare in una posizione prestigiosa di classifica. SESTI. Perché è questa la vera bella notizia della giornata. L’Ascoli, ad oggi, e non arrabbiatevi per quella che è solo un’opinione, è una squadra di calcio che ha un ranking tra la sesta (se tutto va bene) e la dodicesima (se quasi tutto va male) posizione della classifica. Ci sono sottili equilibri che decideranno dove arriverà e il mercato di gennaio farà la differenza. Per questo, oltre ai tre punti, i bianconeri fanno benissimo a mettere in valigia verso il Friuli un po’ di consapevolezza in più di essere una squadra che sa organizzarsi anche contro un avversario che sa quel che vuole. DOMANDONA. E in mezzo a tutto questo c’è da capire anche Ascoli, inteso come ambiente, che campionato si aspetta di vivere. Perché i fischi all’intervallo li abbiamo sentiti tutti. E in un certo senso erano pure giustificabili, se si parla di prestazione. A quel punto, però, non sono legittime le critiche dopo Empoli. Se una sconfitta giocando bene, non è gradita, deve esserlo un pareggio (poi vittoria) in cui si fronteggia l’avversario anche soffrendolo. “Oggi dovete vincere, non importa come, ma non dovete deluderci”, disse l’amato Costantino Rozzi. E questo è avvenuto. Anche, se non soprattutto, grazie a come mister Zanetti ha preparato la partita. Ascoli, cosa vuoi da questa squadra?