Bari-Ascoli 3-0, Serra e la sfortuna piegano il Picchio

Il rosso eccessivo sventolato a Gigliotti condiziona la partita. Nel secondo tempo non c'è storia.

Gigliotti (Ascoli Picchio)

Gigliotti (Ascoli Picchio)

Bari, 28 ottobre 2017 - E' stata l'inferiorità numerica, la deviazione sul vantaggio del Bari (FOTO), l'ingresso di Brienza o l'infortunio di Padella a decidere la sfida del San Nicola, chiusa con un pesantissimo (ma solo sul tabellino) 3-0 per i galletti contro il Picchio? Chi lo sa, fatto sta che l'Ascoli di Maresca e Fiorin si inceppa dopo sei risultati utili consecutivi e si lecca ferite forse troppo profonde rispetto a quanto avrebbe meritato, specie perché il tutto è dovuto ad una decisione, quella di Serra di espellere Gigliotti nel primo tempo troppo, troppo, troppo severa. Giocano in tre: il Bari, che in casa ha steccato solo col Venezia e che Grosso schiera col consueto 4-3-3 e Galano che fa il fantasista pur partendo dalla destra; l'Ascoli, in campo con Parlati sull'out offensivo di destra (sorpresa delle sorprese) e Clemenza confermato a destra al fianco di Favilli e il vento, forte, che taglia il campo ritagliandosi un ruolo da discreto protagonista. E dato che nella prima parte del match i bianconeri "orange" (terza maglia per il Picchio, quest'oggi) sembrano irretire gli avversari come già accaduto in altri stadi della serie B, sulla bilancia della gara i sassolini in travertino ascolano sono in quantità maggiore rispetto a quelli in marmo pugliese. Mignanelli sta diventando una specie di regista aggiunto: a sinistra lo trovi sempre e spesso sfonda, peccato per i suoi che a metà tempo il suo affondo sia arrivato con Favilli fuori dalla zona calda e Clemenza lontano dal taglio decisivo. Clemenza che invece confeziona la prima e vera palla gol dei suoi facendo il suo "fuori-dentro" marchio di fabbrica ma non trovando il secondo adatto per la deviazione del "Favilloso". Se Buzzegoli è marcato, il "20" si alza e al suo posto va Bianchi ad azionare le trame provate e riprovate da Maresca. C'è un altro fattore che, stavolta, darà contezza del lavoro del tecnico, perché non basta l'infortunio alla caviglia di Mengoni. A metà primo tempo lascia il campo anche Padella, per un altro problema fisico (intavisto in stampelle ad inizio ripresa fuori dal tunnel) e al 38' tocca a Gigliotti guadagnare la doccia per un rosso eccessivo per un intevento su Improta a centrocampo. Purtroppo il cartellino arancione non esiste e l'arbitro decide severamente (troppo...) per un'espulsione che cambia i connotati del match e costringe l'Ascoli a capire a che punto sia l'apprendimento generale della linea di Cinaglia e De Santis, in campo senza riscaldamento come coppia centrale al posto dei due out. Proprio prima del gong l'unica occasione per i galletti, fischiati dal proprio pubblico, con Galano, ad un passo dal vantaggio. Entra Brienza e al 54' il Bari passa con un'azione emblema del "pomeriggio no" vissuto dai bianconeri. Galano converge da destra, la difesa è perfetta (perfetta!) nel muoversi attaccando e scappando per azionare il fuorigioco lasciandogli come unica soluzione quella di un improbabile tiro. Il fatto, però, è che il tiro viene leggermente deviato e una parabola del tutto innocua diventa un fendente imparabile per Lanni. Uno a zero. Un gol che manda in frantumi tutte le certezze dei bianconeri: prima Floro Flores sfiora il raddoppio, poi Galano sfonda dalla parte di Mignanelli costringendo Mogos all'autogol dopo un rimpallo con De Santis. I titoli di coda arrivano quando anche Floro Flores torna al gol ricevendo da Brienza, portando la gara sul 3-0 e confermando i sospetti avuti al momento del rosso. E' una sconfitta dura da digerire per Maresca ed i suoi, soprattutto perché (e lo ribadiamo), fino al severo rosso a Gigliotti, la bilancia del gioco, delle occasioni, delle idee e dell'inerzia pendeva chiaramente dalla parte dei bianconeri. E una decisione arbitrale, assieme ad una serie di sfortunate circostanze, ha sovvertito il tutto. BARI (4-3-3): Micai; Cassani, Gyomber, Capradossi, Morleo; Tello, Petriccione, Busellato (46' Brienza); Galano (81' Anderson), Floro Flores (75' Nenè), Improta. A disp. Conti, De Lucia, Tonucci, Kozak, Cissè, Salzano, Iocolano, Fiamozzi. All. Grosso ASCOLI (4-3-3): Lanni; Mogos, Padella (25' De Santis), Gigliotti, Mignanelli; Carpani (70' Rosseti), Buzzegoli, Bianchi; Clemenza (40' Cinaglia), Favilli, Parlati. A disp. Ragni, Santini, Lores Varela, De Feo, Addae, Castellano, Florio, Pinto, D'Urso. All. Fiorin-Maresca RETI: 53' Galano (B), 59' aut. Mogos (A), 73' Floro Flores (B) ARBITRO: Serra di Torino (Sechi, Capaldo; Nicoletti) NOTE: recupero 3'-2'. Ammoniti Gyomber, Petriccione (B) per gioco scorretto, Improta (B), Parlati (A) per proteste, Carpani (A) per comportamento non regolamentare. Espulso al 38' Gigliotti (A) per gioco scorretto. Spettatori 12000 circa