Brescia-Ascoli 1-1: pari del Picchio all'ultimo respiro

Il pari nel recupero di Botteghin regala un punto meritato ai bianconeri. Il vantaggio delle Rondinelle era stato siglato da Ayè.

Brescia-Ascoli

Brescia-Ascoli

Ascoli, 5 novembre 2022 - Si può vincere non vincendo? Domanda stupida, forse, ma provate a descrivere lo stato d’animo di una squadra, l’Ascoli, che arriva ad un passo dal dovere cedere l’intera posta ad un Brescia ordinato ma mai spumeggiante, pareggiando all’ultimo respiro grazie ad uno dei suoi sindaci, il gigantesco Eric Botteghin. Poco e tutto dalla distanza il raccolto delle due squadre nel primo tempo. Se il Brescia trova sempre Guarna in posizione sull’attenti (ci provano Van de Looi e Ndoj), Collocolo dall’altra parte sciupa alzando troppo il suggerimento di Falasco. Ci sarebbe anche un break niente male di Falzerano, ma l’ex Perugia accelera, supera, scalpita, perdendosi poi al momento clou con due compagni in area che aspettano (invano) il suo cambio al buio. Così i primi quarantacinque servono a ricordare Mauro “Sumo” Morganti, con un coro da parte dei sempre caldi tifosi bianconeri al seguito, e per considerare la prima frazione di gioco come la più classica delle fasi di studio in cui il Brescia stenta ad essere leader delle danze, forse volendolo, e l’Ascoli che in qualche circostanza dà sensazione di essere meno spumeggiante nelle scelte rispetto alle ultime trasferte di Venezia e Bari. Un’istantanea va comunque dedicata ai primi venti minuti di Botteghin che arriva al punto, ci sembra, di far stancare il Brescia di attaccare centralmente, dato che finisce sempre allo stesso modo: comanda lui. Ad inizio ripresa dentro Pedro Mendes per Gondo per provare a girare la ruota del volume del gioco bianconero. In realtà chi ci riesce davvero sono quelli di casa che, con Olzer (un paio di volte), squillano senza particolare successo dalle parti di Guarna. Il successo è cosa di Aye, capace di avvitarsi in zona dischetto per battere di testa Guarna con un pallonetto preciso quanto troppo facile per essere vero. Dietro alla lavagna tutta la linea difensiva di Bucchi: Simic non contrasta sull’esterno Ndoj, Botteghin battezza male l’arcobaleno, Quaranta non accorcia, il portiere è un passo avanti al dovuto. E il Brescia passa in vantaggio. E’ la doccia fredda che sveglia i bianconeri, ma Dionisi per due volte accarezza solo l’ebrezza del pari confermando la sensazione che nel secondo tempo sia tutt’altra partita grazie soprattutto al “crossificio Falasco”.

Bucchi ridisegna la squadra intorno al 70’ con Lungoyi ed Adjapong, così Lezzerini deve davvero superarsi alla sinistra per dire di “no” a Mendes, capace di stop e tiro a giro e pronto ad esultare. Ci prova anche Falasco, alto di poco, per la quarta occasione in venticinque minuti della ripresa dei bianconeri. E’forcing a fianco scoperto nei minuti finali. E proprio all’ultimo respiro Ciciretti piazza da sinistra in area, Botteghin si tuffa e rimette in parità una sfida dai due volti. Sbadigli nel primo tempo, tachicardia nella ripresa. E, nonostante qualche protesta dei padroni di casa nei confronti dell’arbitro, reo di aver concesso una (va detto) discussa punizione dal limite che ha generato l’occasione del pari, risultato giusto.

Il tabellino

BRESCIA (4-3-3): Lezzerini; Karacic, Cistana (72’ Mangraviti), Adorni, Huard; Bisoli, Van De Looi, Ndoj (87’ Galazzi); Olzer, Aye (82’ Nuamah), Bianchi (72’ Moreo). A disp: Andrenacci, Garofalo, Jallow, Niemeijer, Benali. All.Clotet

ASCOLI (3-5-2); Guarna; Simic, Botteghin, Quaranta; Falzerano (68’ Adjapong), Collocolo, Eramo (83’ Giovane), Caligara (68’ Lungoyi), Falasco (87’ Ciciretti); Dionisi, Gondo (46’ Mendes). A disp: Baumann, Salvi, Giordano, Palazzino, Tavcar, Bellusci, Buchel. All.Bucchi

ARBITRO: Gariglio (Gualtieri, Ricci; Longo; VAR Abisso, Muto)

RETI: 54’ Aye (B), 93’ Botteghin (A)

NOTE: recupero 1’+ 4’. Espulso Lezzerini (B) per proteste al 93’. Ammoniti Caligara (A), Bisoli, Cistana, Moreo (B) per gioco falloso. Spettatori 4971