Carlo Mazzone entra nella Hall of Fame del calcio

L’ex allenatore dell’Ascoli tra gli undici protagonisti scelti dalla Figc

Pulcinelli e Mazzone (Foto LaBolognese)

Pulcinelli e Mazzone (Foto LaBolognese)

Ascoli Piceno, 7 febbraio 2020 - Un pezzo della storia dell’Ascoli Calcio da ieri è entrato nella Fondazione Museo del Calcio Italiano dedicata a giocatori, allenatori, arbitri e dirigenti capaci di lasciare un segno indelebile nella storia di questo sport. Sono infatti stati resi noti gli undici protagonisti del mondo del calcio italiano che entrano nella Hall of Fame della Figc. Tra questi c’è mister Carletto Mazzone indimenticato allenatore dell’Ascoli negli anni ’70 e protagonista del doppio salto della formazione bianconera dalla serie C alla serie A.

Mazzone romano e romanista è stato capitano della Del Duca Ascoli dal 1960 al 1969, ma un grave infortunio, la frattura della tibia, nel derby con la Sambenedettese, lo ha poi costretto a lasciare il calcio giocato e a passare alla conduzione tecnica della squadra Primavera e poi della prima squadra. Doveva essere una soluzione temporanea e invece rimase in panchina sette anni la prima volta e altri quattro successivamente.

Da tecnico della Roma lanciò in prima squadra Francesco Totti e tra i calciatori da lui allenati impossibile dimenticare anche Roberto Baggio, Andrea Pirlo e Josep ‘Pep’ Guardiola. Ha totalizzato 795 presenze in serie A ed è considerato uno dei tecnici più carismatici nella storia del calcio italiano. A lui che il 19 marzo compirà 83 anni è dedicata la Tribuna Est dello stadio Del Duca. La cerimonia di consegna del premio è in programma il 4 maggio a Firenze. Questi i premiati della 9ª edizione e inseriti nella Hall of Fame: Andrea Pirlo (Giocatore italiano), Zbigniew Boniek (Giocatore straniero), Carlo Mazzone (Allenatore), Antonio Percassi (Dirigente italiano), Alberto Michelotti (Arbitro italiano), Gabriele Oriali (Veterano italiano), Sara Gama (Calciatrice italiana), Pietro Anastasi e Luigi Radice (Premi alla memoria), Romelu Lukaku e Mattia Agnese (Premio Astori).