Ascoli, Cosmi: "Basta parole, ora contano solo i fatti"

Nella sfida di domani il Picchio si gioca le ultime speranze di salvezza contro la Ternana

Il tecnico dell'Ascoli Serse Cosmi è pronto per il match che vale una stagione

Il tecnico dell'Ascoli Serse Cosmi è pronto per il match che vale una stagione

Ascoli, 16 marzo 2018 - Tante defezioni proprio nel momento topico del campionato: domani al Del Duca contro la Ternana si deciderà il futuro dell'Ascoli, nel bene o nel male. Serse Cosmi questo lo sa bene, ma nel decidere il suo undici titolare il tecnico bianconero non potrà disporre di tutti gli elementi in organico. "Non stravolgeremo il sistema di gioco – ha dichiarato il tecnico -, saranno gli interpreti a renderlo più o meno offensivo. Ci sarà Martinho che non sta benissimo e ci sono le defezioni di Lanni, Bianchi, Buzzegoli e Rosseti, oltre agli squalificati.

Sarà una gara fondamentale per noi e per la Ternana, sono più che consapevole di questo e di quanto sarebbe importante fare risultato. Queste sono partite in cui contano la tranquillità e la consapevolezza del momento, vissuta non come pressione. Inutile fare promesse e dire altre parole, anche io finora ne ho dette tante, adesso la gente vuole soltanto i fatti. L'ultimo mio pensiero sarà quello relativo al fatto di essere perugino. So come domani vorrei vedere il mio Ascoli e non mi riferisco ai giocatori, la cui scelta mai come in questo caso è relativa, ma all'interpretazione del match. Ci aspetta una partita molto delicata in cui farà risultato chi sbaglierà meno. Servirà coraggio e chi ne avrà di più vincerà. La squadra deve alzare il livello nervoso perché se non vai in campo con ardore finisci per dover scalare una montagna. Questa squadra non potrà mai esprimere valori agonistici eccessivi, ma in questo momento è troppo al di sotto di quello che è in grado di dare". Settimana particolare quella che ha condotto il Picchio a questo crocevia stagionale. Sabato scorso l'aggressione a due giocatori al rientro da Venezia, poi nei giorni scorsi la morte della tifosissima Barbara Olori, infine il ritorno a sorpresa del presidente Francesco Bellini. "Era rientrato in Canada la sera in cui vincemmo col Cesena - ha proseguito -, ora in maniera intelligente ha capito il momento ed è tornato, ha compreso quanto fosse importante stare vicino alla squadra. Ha parlato prima con i ragazzi, li ha rincuorati e li ha spronati a fare risultato in maniera serena. Non voglio parlare dell'aggressione di sabato scorso. Credo che se siamo ultimi non è per colpa dei tifosi ma perché noi, me compreso, insieme ad altri abbiamo commesso degli errori. Non bisogna dare alla squadra altri alibi oltre a quelli che le sono stati già dati all'inizio dell'anno. Gli autori delle sconfitte siamo noi, mi assumo le mie responsabilità e i giocatori le loro. Sono molto triste per la scomparsa di Barbara, ho avuto la fortuna di conoscerla e so con quale tipo di amore seguiva la squadra. Sarebbe meraviglioso poterle dedicare il risultato".