Ascoli, 23 ottobre 2017 – Voglia di vincere. L'Ascoli di Fiorin e Maresca non vede l'ora di tornare subito in campo con lo Spezia per riuscire a spezzare quella scia di pareggi che in questo momento della stagione non sta consentendo al Picchio la lasciare la 'zona rossa' di classifica. “Abbiamo un'identità – ha dichiarato il tecnico nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match -. Non ci sono state prestazioni altalenanti, mancano soltanto i tre punti.
A Terni abbiamo preso gol su palla inattiva e stiamo lavorando per evitare questi errori. I risultati ottenuti hanno prodotto una classifica che non meritiamo. Dalla partita col Frosinone c'è una certa idea di concretezza e continuità. Sappiamo bene che senza vincere i primi ad essere messi in discussione saremo noi. Stiamo valutando un cambio di sistema per permettere a qualcuno di recuperare. Il 4-3-3 finora è stato molto affidabile, ci siamo dimostrati una squadra molto equilibrata e capace di far registrare una certa continuità di risultati. Se le cose fossero andate diversamente in alcune gare oggi potevamo essere in un'altra posizione. Questo deve motivare i ragazzi”.
Le preoccupazioni dei tifosi sono tutte rivolte alle condizioni fisiche di Lanni. Al Liberati il numero uno bianconero è stato costretto a lasciare il campo per un dolore alla spalla destra. “Ha accusato un forte dolore – ha proseguito -, cerchiamo di valutare tenendolo in considerazione fino all'ultimo. Qualora non ci sarà Ragni ha dimostrato di essere in grado di sostituirlo. E' entrato benissimo con buona personalità e la giusta sicurezza. Ce lo dimostra tutti i giorni in allenamento. Per quanto riguarda gli altri Mignanelli sta bene, l'unico infortunato resta Baldini".
Davanti al Picchio ci sarà uno Spezia che negli ultimi tre turni esterni è sempre tornate a casa a mani vuote. Ma guai ad abbassare la guardia. “Sono una squadra con giocatori di grande valore – ha concluso -, sono in rientro alcuni squalificati e altri elementi che hanno recuperato dagli acciacchi. Sarà una partita difficile. Sono partiti col 3-5-2, ora invece utilizzano il 4-3-1-2 per sfruttare le caratteristiche di alcuni tasselli importanti”.