Ascoli Juve Stabia 2-2, che beffa al Del Duca

I tre punti sfumano a pochi istanti dalla fine

Il Picchio festeggia il gol di Ninkovic (Labolognese)

Il Picchio festeggia il gol di Ninkovic (Labolognese)

Ascoli Piceno, 7 febbraio 2020 - Allora, voi da che parte state? Tra quelli che non dormono per l’arrabbiatura? O tra quelli che non dormono per fare i conti? Oppure perché probabilmente vi siete accorti che sono cambiati due allenatori ma il risultato sembra non essere cambiato? Eh, già, vogliamo darvi una brutta notizia. Noi, stanotte, abbiamo dormito eccome e il perché è presto detto.

MERITO. Questa squadra, questo Ascoli, indipendentemente dall’allenatore, sarà sempre “il solito Ascoli”. In campo, per quanto gli allenatori possono essere bravi, preparati, capaci di allenare calciatori, stampa e tifosi (perché una cosa è certa: spesso ai tifosi piacciono gli allenatori bravi ad allenare loro, invece che le squadre), sono gli uomini ad andare e a determinare i risultati delle partite. Le loro giocate. I loro errori. Le loro magie. La loro attenzione. Il loro impegno. La loro concentrazione. La loro voglia di vincere. O semplicemente di fare le cose per bene. Se c’era una squadra che meritava di non uscire con zero punti dalla sfida del Del Duca, quella era la Juve Stabia. E non perché Caserta abbia letto meglio la partita di Stellone. E’ il contrario. Stellone, per i pochi giorni che ha avuto per conoscere l’Ascoli, ha già dimostrato di essere un allenatore di altissima caratura. E che farà benissimo nel Piceno, perché i primi trentacinque minuti del Picchio sono stati incoraggianti. Ma la Juve Stabia, al Del Duca, ha meritato di pareggiare, anche se lo ha fatto nel modo più beffardo possibile. Perché le manca un mezzo rigore. E le manca un gol regolare annullato per fuorigioco. E qui non siamo nel campo delle opinioni. Siamo nei fatti.

FABBRICA. I fatti che dicono che l’Ascoli è ancora una squadra che deve trovare la propria identità, che ha una certezza assoluta davanti che si chiama Scamacca (a cui va aggiunto Trotta, se lanciato bene negli spazi che adora attaccare) e che purtroppo vive di clamorose amnesie difensive, chiamiamole “di fabbrica” che non possono, quelle sì, far dormire sonni tranquilli a chi analizza le gesta della squadra bianconera. Signori, quelli di Ferigra sul rigore, di Leali in uscita a farfalle e soprattutto di Andreoni nel commettere un fallo del genere, in una posizione del genere, in un momento del genere, non sono errori, problemi, accadimenti che un allenatore può prevedere o “migliorare”. Fa parte dell’intimo bagaglio tecnico/tattico/mentale di un giocatore di calcio, qualsiasi ruolo egli abbia.

MORFEO. Per cui, se stanotte non avete dormito, arrabbiatevi con noi che invece lo abbiamo fatto. Ci abbiamo messo pochissimo, a cadere tra le braccia di Morfeo. Il tempo che serviva per superare quel po' di adrenalina e nient'altro. Perché quel pasticcino dolce, dolce, dolce proveniente da quel negozietto di Bogatic rimasto chiuso per più di un mese, lo abbiamo divorato ferocemente e, nonostante tutto siamo andati a letto un po’ contenti. Ecco, sarà la glicemia o la nostra sconfinata voglia di cercare sempre e comunque un aspetto positivo, a farcelo dire ad alta voce. Ascoli-Juve Stabia è finita con un risultato giusto. E ci ha ridato Nikola Ninkovic. Che nessuno meglio del direttore Tesoro poteva etichettare meglio con quel “E’ un uomo vero in un mondo finto”. E che al gol è stato sommerso dai compagni nell’abbraccio dell’esultanza. Vi sembra niente?

Il tabellino

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Andreoni, Ferigra, Gravillon, Sernicola; Cavion, Petrucci, Padoin (29' st Ninkovic); Morosini (37' st Brlek); Trotta (43' st Troiano), Scamacca. In panchina: Marchegiani, Novi, Valentini, Eramo, Pinto, De Alcantara, Pinto, Covic. Allenatore: Stellone

JUVE STABIA (4-4-2): Provedel; Vitiello, Fazio, Allievi, Germoni; Bifulco (37' st Izco), Addae, Calò, Mallamo (44' st Di Mariano); Canotto (32' st Rossi), Forte. In panchina: Esposito, Polverino, Melara, Di Gennaro, Elia, Sartorio, Tonucci, Calvano. Allenatore: Caserta

ARBITRO: Pezzuto di Lecce RETI: 10' pt Scamacca, 17' st Forte (rig), 37' st Ninkovic, 49' st Provedel

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