Ascoli Livorno 2-0. Gerbo e Ninkovic in gol, Lanni stratosferico

Serie B, la prodezza del portiere in pieno recupero sventa il pari. Il serbo, poi, chiude i giochi. Il tabellino

Ascoli, l'esultanza dopo il gol di Gerbo (LaPresse)

Ascoli, l'esultanza dopo il gol di Gerbo (LaPresse)

Ascoli, 14 settembre 2019 - Alberto-Ivan-Nikola. Sono i tre nomi con cui salvare il file di Ascoli-Livorno, seconda vittoria interna stagionale dei bianconeri davanti al proprio pubblico. Una vittoria meritata, con finale da cardiopalma. Un gol, un miracolo, un sigillo. E sei punti in classifica per i bianconeri grazie soprattutto alla prodezza del portiere laziale. Sapete quando un allenatore dice “sono tutti titolari, non ci sono gerarchie definite. Ho tanti dubbi” e credete che stia barando, perché ormai la formazione è quella e deve dire le solite frasi di circostanza per dovere di ruolo? Ecco, resettate tutto se parlate di Paolo Zanetti. E’ rivoluzione. Dentro, rispetto a Frosinone, Padoin (of course), Gravillon, Gerbo, Piccinocchi e Chajia che vince il ballottaggio con Rosseti davanti. Breda non si sistema a specchio, anzi manda Murilo tra le linee sfruttando specialmente il ko tecnico che nel primo tempo fa prevalere Marsura a sinistra contro Pucino. Sulla bilancia del primo tempo ci sono tre sassi. Due bianconeri al confine temporale, uno labronico, in mezzo. Li mettono lo stesso Pucino (e signori, quello è un gol mangiato su assist involontario della difesa livornese) che sparacchia su Zima invece che spostarsi la palla sul sinistro dopo neanche un minuto a davvero cinque metri dalla porta; si aggiunge Marsura che sciocca a sinistra chiamando Lanni ad alzare saracinesca col guantone sinistro, termina Gerbo proprio mentre tutto il Del Duca impreca perché il colpo di testa di Ninkovic a colpo sicuro viene stoppato dal groviglio umano sulla linea. Il 25 che fa? Prende un respirone, aspetta la palla respinta poco fuori dalla linea dell’area di rigore e, dritto per dritto, mette l’1 nel suo Curriculum Vitae 2019/20. “Nooooooo!”. Quanti spettatori c’erano oggi al Del Duca? Tutti, tutti, hanno reagito così alla carezza troppo carezza di testa di Ardemagni sul primo dolcetto di Ninkovic, a un passo e mezzo dalla porta. Il pasticcere sterza, risterza, si sistema la palla sulla sua mattonella e invece di tirare gli serve il bijoux. Palla fuori. E migliaia di “Nooooooo”. Meno imprecazioni ma stessa disperazione al 66’, quando sempre Ninkovic apre l’autostrada centrale al capitano. “Arde”, scappa, si difende da Di Gennaro, si prepara il diagonale, ma Zima gli dice di no. Il tappo della bottiglia è saltato a casa Nikolino, e oltre ai dolcetti anche lo champagne invade il prato del Del Duca. Ecco perché al 73’ il serbo mette le ali al pallone per sorvolare la difesa amaranto, peccato per Zanetti che Cavion – comunque perfetto nella prestazione - scelga di appoggiarsi ad Ardemagni invece che concludere. Il Livorno ringrazia e si salva. Ah, prima del fischio finale capita quello che, spesso, siamo abituati a raccontarvi. Lanni, sempre Lanni, ancora una volta Lanni, si trova di fronte ad un avversario. Dentro o fuori. Vita o morte. Vittoria o pareggio. E’ solo, ha un punto (per i suoi) sul piede. Basterebbe buttarla dentro da due passi. Invece no. Sui social network spopolava il fotomontaggio di “San Ivan”. Copia-incolla. E tutti sotto la Curva Nord. Perché se Nikolino assiste e i compagni non segnano, allora ci pensa lui. Sottomisura. 2-0. Tutti in pasticceria, anche se fa caldo...  

Ascoli-Livorno 2-0, il tabellino

ASCOLI (4-3-2-1): Lanni; Pucino, Brosco, Gravillon, Padoin (62’ Andreoni); Gerbo (55’ Cavion), Petrucci, Piccinocchi (80’ Brlek); Chajia, Ninkovic; Ardemagni. A disp: Leali, Novi, Valentini, Ferigra, Laverone, Troiano, D’Agostino, Rosseti. All. Zanetti LIVORNO (4-4-1-1): Zima; Morganella (54’ Delprato), Di Gennaro, Bogdan; Gasbarro; Brignola (60’ Marras), Agazzi, Luci, Marsura; Murilo; Braken (67’ Porcino). Plizzari, Stoian, Morelli, Gonnelli, Mazzeo, D’Angelo, Raicevic, Rizzo, Boben. All. Breda ARBITRO: Rapuano di Rimini (Robilotta, Vono; Feliciani) RETI: 43’ Gerbo (A), 95’ Ninkovic (A) NOTE: ammoniti Gerbo, Gravillon (A), Morganella, Marsura, Marras (L) per gioco scorretto, Chajia (A) per simulazione, Ninkovic (A) per comportamento non regolamentare. Recupero 4’+6’, effettuati due cooling-break, uno per tempo. Spettatori 6782 di cui 4197 abbonati.  

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