Ascoli Picchio news, la cessione del club. In pole un gruppo romano

Scendono le quotazioni di Oliva, salta la trattativa con Tesoro

Il presidente Bellini in una conferenza a corso Vittorio Emanuele (LaBolognese)

Il presidente Bellini in una conferenza a corso Vittorio Emanuele (LaBolognese)

Ascoli, 5 giugno 2018 - Con il passare delle ore inizia a definirsi la situazione relativa alle trattative in piedi tra il presidente Bellini e e i vari interlocutori che si sono fatti avanti per rilevare l’Ascoli. Il fumo successivo alla deflagrazione delle improvvise parole del patron («Ho deciso, lascio», detto prima ai giocatori e poi ai tifosi) si sta diradando e il quadro che si sta delineando è, brevemente, il seguente: Alex Oliva e il suo ipotetico gruppo di investitori sono, al momento, l’ipotesi più remota, per mille motivi; Savino Tesoro si è incontrato con il presidente Bellini nelle scorse settimane ma alla fine i due non hanno trovato l’accordo; la ‘terza via’, legata a Roma e citata diverse volte dal patron, è, in effetti, quella più calda ma allo stesso tempo meno nota. 

Due parole su Oliva. Nelle ricerche internet il suo nome, in ambito calcistico, è legato solo ad avventure fugaci e piene di punti interrogativi: Miami United, Jumilla e Chiasso su tutte. La parentesi spagnola, in particolare, non viene descritta con parole lusinghiere dai giornali iberici, anzi. La squadra fu sostanzialmente abbandonata dopo mille promesse non mantenute. Tra l’altro alcuni personaggi che accompagnarono l’imprenditore nel Jumilla sono noti alle cronache per altre operazioni poco limpide sempre in ambito pallonaro. Gli ultimi rumors, comunque, danno Paolo Giuliani, residente in Ticino, ex dg di Inter e Verona, nel ‘gruppo’ di Oliva. Restano i soliti interrogativi: chi c’è dietro di lui? Chi sborserà i 6-7 o 8 milioni per rilevare il club? Di sicuro non lui o Giuliani. 

Parentesi Tesoro. L’ex numero uno del Lecce, pugliese, attivo nel ramo siderurgico, si è incontrato con Bellini nelle scorse settimane. L’interesse da parte sua c’era ma alla fine l’accordo non si è fatto e la trattativa si può considerare definitivamente chiusa. 

Resta la terza pista, quella ‘romana’ , che in realtà a quanto pare consta di due interlocutori. Uno, in particolare, probabilmente quello più volte citato da Bellini sia in privato (ad esempio con i giocatori) che in pubblico, è un passo avanti rispetto agli altri. Se la trattativa con questa realtà dovesse proseguire spedita è facile che si arrivi a un accordo anche prima di fine giugno.