Ascoli Calcio news, è la vittoria di Vivarini e Troiano

Il mister cambia sei elementi rispetto al Picchi, il regista sforna una prestazione da urlo.

Mister Vivarini si sbraccia a bordo campo

Mister Vivarini si sbraccia a bordo campo

Ascoli, 31 ottobre 2018 - Due giorni fa, la mattina dopo la brutta sconfitta di Livorno, silenziosamente ascoltavamo un gruppo di appassionati tifosi bianconeri che, giustamente, ovviamente, lecitamente, si lamentavano della sconcertante prestazione del Picchio al Picchi. “Vivarini non ha carattere, parla sempre piano. Ad Ascoli serve gente feroce!”. Asserivano.

Deve avere delle microspie, fornitegli direttamente dall'FBI, “Vince”. Oh, l'avete visto in panchina? Pardon, davanti alla panchina, perché sembra proprio che il sedile morbido e confortevole delle nuove strutture del nuovo millennio, non l'abbia mai “conosciuto”, l'allenatore del Picchio. Un leone, un leone!". Un'istantanea che ne vale cento dell'intero match: avete visto come spronava i suoi tre davanti a non fare un passo indietro, non uno, quando Silvestri doveva riprendere l'azione sulla rimessa dal fondo? Rosseti, Ngombo, Ninkovic, tutti praticamente sulla linea dell'area di rigore del Verona, per obbligare l'avversario a lanciare lungo. E a far arrivare la palla dalle parti di Addae (il solito gigante e, piacevolmente, ancora una volta maturo) e Troiano. In pratica, palla bianconera.

Già, Troiano. Si è preso numero e fascia di Andrea Mengoni e, dato che abbiamo qualche partita alle spalle (vista e, in un certo senso “vissuta”), abbiamo la presunzione di pensare che non siano le uniche cose che erediterà dal “sangiorgese de Roma”. Quando a fine partita c'è un groviglio di gambe a trenta metri da Perucchini, arriva lui con signorilità e... zac, allarga il gioco. Fa respirare la squadra. Fa quello che un regista, con l'esperienza del regista, col carisma del regista, deve fare. In verticale.

Perché la vera bella notizia non è la conferma del fiuto del gol in inserimento di Cavion (una gran bella notizia, a dire il vero!), non è la conferma che Ninkovic ha una mattonella sul prato verde da cui fa partire fendenti d'amore in lingua serba che ammaliano anche chi parla solo il dialetto ascolano. Non è la conferma che Brosco è veramente quello che Flavio Tranquillo e Davide Pessina definiscono “un fattore” quando commentano la NBA e devono specificare che un elemento di quelli in campo è il più bravo di tutti, maledettamente il più bravo di tutti, a fare una cosa. In questo caso, dire agli attaccanti avversari “'Ndo vai? Dammi la palla!”.

No, la vera grande notizia della serata è che Michele Troiano si sta prendendo l'Ascoli. E che l'Ascoli con Michele Troiano in cabina di regia può battere e di conseguenza fare paura anche alle grandi di questo campionato. Il tutto, in una partita in cui il mister ne cambia sei, avete letto bene, sei, dal primo minuto rispetto all'ultima. Segno che il cantiere aperto è ancora aperto. O forse no. O forse, semplicemente, Vivarini, il leone Vivarini, ha le idee più chiare di tutti noi messi assieme...