Pescara Ascoli, Frattesi punta sui tifosi. "Saranno in 2mila"

Il centrocampista è già tornato a lavorare con il resto della squadra dopo l'esperienza con la Nazionale Under 20

Il centrocampista dell'Ascoli Davide Frattesi

Il centrocampista dell'Ascoli Davide Frattesi

Ascoli, 22 novembre 2018 - Reduce dall'esperienza azzurra con la nazionale italiana under 20 Davide Frattesi si è già rituffato anima e cuore nel mondo Ascoli per prepararsi al meglio in vista della delicata trasferta di Pescara insieme a tutto il resto della squadra. All'Adriatico ci sarà anche lui a difendere con le unghie e i denti i colori bianconeri all'Adriatico. Come giudica la recente esperienza con la Nazionale? "Con l'under abbiamo disputato due partite molto complicate con Germania e Olanda: la prima a mio modo di vedere è stata giocata molto bene, la seconda invece non è andata come speravamo perché siamo stati condannati da un episodio nel finale. Siamo soddisfatti, ma ci piacerebbe fare molto bene ai mondiali. Il mio sogno è di poter essere promosso in under 21". Ora però le attenzioni sono tutte rivolte alla gara di domenica, quanto sarà importante? "In Nazionale ho avuto modo di confrontarmi anche con un paio di calciatori del Pescara e loro, come noi, tengono molto alla partita di domenica. Sento che già si respira un clima particolare, sarà un match fondamentale, speriamo di portare a casa punti. Lo staff sanitario sta facendo un grande lavoro su di me, avrò anche un giorno in più per recuperare". Cosa teme dell'avversario? Anche se con le squadre forti l'Ascoli si è espresso meglio... "Senza dubbio il centrocampo del Pescara è il reparto migliore, ma stiamo parlando di una squadra composta da giocatori importanti in ogni zona del campo. In genere le squadre forti finiscono per concedere qualcosa in più rispetto a quelle che si chiudono per difendersi. Andremo lì carichi per giocarci la partita a viso aperto e portare a casa punti". Considerando i numeri negativi dell'attacco, quanto sarà importante riavere Ardemagni? "Il suo rientro ci darà maggior consapevolezza. Anche gli altri stanno facendo tutti bene, ci è mancato soltanto un pizzico di fortuna in più. Dopo Livorno ci siamo resettati e siamo cresciuti molto. Il nostro percorso insegna che si può vincere con le prime e poi perdere contro l'ultima in classifica, quando gli episodi inizieranno a girarci a favore diventeremo una grande squadra". Quali sono secondo lei le differenze tra Ascoli e Pescara? "Penso che la differenza fra l'Ascoli e il Pescara non sia evidente, giocheremo la nostra partita e una grande spinta ce la daranno gli oltre 2mila tifosi che ci seguiranno. Questo attaccamento non può che farci piacere, sono il nostro dodicesimo uomo in campo e siamo sicuri che ci daranno una grande mano come sempre". Questa sarà la vostra arma in più? "La richiesta di biglietti aggiuntivi ci ha fatto capire quanto tengono i tifosi a questa partita. Ci stiamo preparando bene e ci piacerebbe regalare una grande gioia a loro, al patron, al presidente e a tutta la società".