Ascoli, il presidente Neri: "La Sud va sistemata, i tifosi lo meritano"

Il romano è il 39esimo presidente del Picchio. "Un partner saudita è interessato a un possibile ingresso in società"

Il patron Massimo Pulcinelli con il neo presidente Carlo Neri (Foto LaBolognese)

Il patron Massimo Pulcinelli con il neo presidente Carlo Neri (Foto LaBolognese)

Ascoli Piceno, 3 novembre 2019 - Il giorno dopo il 121esimo compleanno dell’Ascoli Calcio è stato presentato il 39esimo presidente della società bianconera. Il manager romano e romanista Carlo Neri già da qualche settimana operativo all’interno del nuovo Cda, ma il patron Massimo Pulcinelli ha voluto presentarlo proprio in occasione del compleanno e a poche ore dalla sfida contro il Venezia. «Il primo pensiero va al fotografo Edo Fanini – ha dichiarato Pulcinelli – che ci ha accompagnato in tante occasioni e ci trasmetteva tanta positività con il suo sguardo e la sua umiltà unita alla grande professionalità. Vi prego quindi di tributargli un applauso. Poi voglio presentarvi anche il nuovo membro del Consiglio di amministrazione, Massimiliano Mostacchia oltre al nuovo presidente Carlo Neri. Carlo – ha proseguito Pulcinelli – è un manager e a differenza di quello che ha detto qualcuno poco informato è anche un uomo di calcio e anche allenatore. Credo che dopo le dimissioni di Giuliano Tosti non potevamo scegliere uomo migliore». È così la parola è passata al nuovo massimo dirigente bianconero.

Presidente Neri con quale spirito prende le redini della società? «Per me è un grande onore e una grande emozione diventare presidente di questa gloriosa società di calcio. Il primo atto che ho fatto è stato quello di conoscere tutti i collaboratori amministrativi, i manager, poi i tecnici, la squadra e tutti quelli che lavorano da tanti anni qui come i magazzinieri, gli addetti al campo, perché tutti dobbiamo concorrere a far crescere ancora di più questa società. Il mio obiettivo principale sarà quello di cercare di lasciare tra un certo numero di anni che valuteremo insieme, una società migliore di quella che ho trovato e che è già di altissimo livello».

Lei è un manager abituato a girare il mondo e ha già detto che lavorerà per esportare il marchio Ascoli fuori dai confini nazionali: su cosa punterà? «Sicuramente cercherò di esportare all’estero il brand Ascoli per nuove occasioni di crescita. La squadra di calcio deve essere al servizio della città e del territorio. Dobbiamo dare il 120% come dice sempre Pulcinelli e legarci formando qualcosa di forte. Di unione. Di stabile che possa supportare la nostra ambizione a puntare in alto. Come vedete ho messo nello sfondo di questa conferenza un branco di lupi. Non è un simbolo calcistico perché lo so che il nostro simbolo è il picchio (ma da un romanista era preventivabile che avrebbe scelto la lupa, ndr ) perché il branco è la forza del lupo, ma il lupo è la forza le branco. Un noto proverbio africano dice che se vuoi andare veloce vai solo, ma sei vuoi andare lontano devi andare in compagnia».

Quali sono le priorità? « Deve essere sistemata subito la Curva Sud. La tifoseria è già da serie A e deve ritrovare la propria casa. Il primo atto della mia presidenza dovrà essere la demolizione della curva e la costruzione di un nuovo settore confortevole e tutto dedicato ai nostri tifosi».

Ha parlato di collaborazioni estere: sono previsti ingressi in società? «L’Ascoli è la quarta squadra come anno di nascita e come storia nel calcio italiano. È una squadra che piace e attira simpatia. Pochi giorni fa stavo parlando con un partner saudita per un possibile ingresso in società perché molti non vogliono subito entrare nella serie A italiana ma vorrebbero partire dalla B, meno onerosa. Ho detto loro di sbrigarsi a decidere perché in B ci staremo ancora per poco. Ma non è solo il calcio a piacere. Abbiamo un tessuto turistico incredibile da poter valorizzare».

E il mercato di gennaio? «Vedremo con il DS per trovare le occasioni migliori. Con Puclinelli siamo concordi nel pensare che al momento non occorre nessuno perché abbiamo già una buonissima squadra».