Ascoli, 28 gennaio 2020 - La contestazione contro la squadra che rea di avere perso in casa contro il Frosinone di domenica scorsa, 26 gennaio, è stata molto violenta. E non solo contro Zanetti che proprio in questi giorni è stato poi esonerato dalla società. Un gruppo formato da un centinaio di ultras si sono radunati davanti alla tribuna centrale, attendendo la dirigenza della società. In mezzo, come è ovvio, si sono schiarati gli uomini delle forze dell'ordine e sono loro a essere stati bersagliati con il lancio di due grosse bombe carta. Una delle due, per fortuna, non è esplosa, ma l'altra ha causato una deflagrazione molto pericolosa.
AGGIORNAMENTO / Daspo di tre anni all'ultrà che ha tirato le bombe carta
Le indagini di Digos e carabinieri, che si sono avvalse anche delle telecamere di sorveglianza, hanno permesso di individuare l'ultrà responsabile del gesto: è un giovane di 36 anni, residente a Fermo che è stato arrestato stamattina e, su disposizione della procura di Fermo, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. E' accusato di lancio di materiale pericoloso e violenza nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive.
Le indagini proseguono per arrivare all’identificazione degli altri ultras che hanno partecipato alla violenta contestazione.