Ultras Ascoli, due Daspo per lancio di oggetti e bombe carta

Doppio provvedimento per la contestazione dopo la partita con il Frosinone. Un supporter era già stato arrestato per l'esplosione di un potente petardo

La tribuna Est durante la partita Ascoli-Frosinone

La tribuna Est durante la partita Ascoli-Frosinone

Ascoli, 29 febbraio 2020 - Continuano a piovere provvedimenti dopo la contestazione all’Ascoli Calcio seguita alla partita dello scorso 26 gennaio contro il Frosinone. La questura ha adottato altri due Daspo (provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive) nei confronti di altrettanti ultras bianconeri. Il prosieguo delle indagini curate dalla Digos in collaborazione con la polizia scientifica, che nell’immediatezza dei fatti avevano già portato all’arresto di un tifoso e all’emissione del relativo Daspo di tre anni per l’esplosione di una bomba carta, ha permesso di identificare un altro sostenitore ascolano, di 56 anni, responsabile del lancio di una bottiglia di vetro all’indirizzo di un mezzo dei carabinieri. Per lui divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive della durata di un anno.

Ben più grave, invece, la posizione di un terzo ultrà locale di 33 anni, che ha partecipato materialmente all’azione di protesta nel corso della quale, oltre al lancio di oggetti e due bombe carta, era stato impedito con la forza agli steward di chiudere il cancello di ingresso della tribuna Ovest. Nella circostanza il tifoso ha spintonato un addetto alla sicurezza dopo essersi travisato nella (vana) speranza di impedire la propria identificazione. Essendo soggetto recidivo gli è stato applicato un Daspo di 5 anni con obbligo di firma. Misura, questa, convalidata dal Gip al tribunale di Ascoli. La legge 8 agosto 2019 numnero 77, di modifica della legge 401/1989, ha previsto l’adozione, nei confronti delle persone già destinatarie del Daspo, dell’obbligo di firma della durata minima di 5 anni ed il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive fino a 10 anni.

Entrambi i tifosi sono stati inoltre denunciati alla Procura, pur in stato di libertà, per rispondere, rispettivamente, del lancio di materiale pericoloso, di travisamento e violenza nei confronti del personale steward. Ad entrambi gli ultrà è stato infine fatto divieto di accedere, per lo stesso arco temporale triennale, ai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle stesse manifestazioni. La prescrizione è stata estesa, come da norma, anche al centro sportivo di Coverciano (a Firenze), dove si allena la Nazionale Italiana, e in qualunque luogo si trovino gli Azzurri per impegni sportivi nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno della struttura in cui siano.

Alle diffide che impediranno ai due tifosi (tre, incluso il supporter della bomba carta identificato nell’immediatezza dei fatti) di assistere alle gare dell’Ascoli si uniranno altri provvedimenti, motlo severi, in caso di violazione dei divieti: reclusione da uno a tre anni, multa da 10mila a 40mila euro, nonché l’ ulteriore aggravamento degli stessi Daspo. Nei casi di flagranza, inoltre, è consentito l’arresto del trasgressore.