Prima stella Michelin per il Piceno, Mazzaroni: "Piango dalla gioia"

Il Tiglio di Montemonaco è il primo ristorante di tutta la provincia ad aggiudicarsi il riconoscimento di eccellenza

Migration

C’è finalmente una stella incastonata tra i Monti Sibillini. La Guida Michelin ha infatti premiato, dopo anni di speranze disattese e di sogni che parevano ormai riposti in un cassetto, la cucina dello Chef Enrico Mazzaroni del ristorante ‘Il Tiglio’ a Montemonaco. Il Carlino lo aveva anticipato un paio di giorni fa che questo sembrava essere l’anno giusto, perché il Piceno avesse finalmente il primo ristorante ‘stellato’. Nelle Marche finora c’erano stati solo ristoranti del nord con i vari Chef Mauro Uliassi, Moreno Cedroni ed Errico Recanati e al massimo si era arrivati a Porto San Giorgio con lo Chef Nikita Sergeev de ‘L’Arcade’ e ‘Retroscena’ con gli Chef Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti. Mancava, insomma solo il Piceno. Ed ecco che la previsione del Carlino è stata azzeccata. Complimenti quindi ad Enrico Mazzaroni che ha lottato per anni, prima contro il sisma del 2016, poi con il trasferimento a Porto Recanati, e poi con il ritorno a casa. Ormai rassegnato a veder le stelle solo dai piedi dei Monti Sibillini, ecco che alla fine è stato premiato. Con lui il fidato Maestro di Sala e sommelier Gianluigi Silvestri e tutta la ‘brigata’ del Tiglio. Nel menù alla carta del Tiglio ci sono oggi due percorsi degustazione. Il ‘Ritorno’ è un sei portate fatto di piatti nuovi per un nuovo inizio. Ci sono bosco, mare e acqua dolce. e il menù ‘Transumanza’ che è veramente la traduzione gastronomica del percorso dello Chef Mazzaroni: dalla montagna al mare e viceversa. Un viaggio tra sapori più forti e decisi, l’unione di frattaglie e pesce, cervello e gambero rosso. Insomma, Isola San Biagio a Montemonaco, da oggi, è finalmente nel firmamento della gastronomia internazionale. "Sto piangendo di gioia – ha ammesso lo Chef Mazzaroni – Grazie di cuore a tutti quelli che ci sono sempre stati e non ci hanno fatto mai sentire soli. Vi aspettiamo al Tiglio".

Valerio Rosa