
Tutto, pur di avere un buon angolo di passaggio nel Carnevale storico ascolano. Hanno passato la notte al chiostro di San Francesco alcuni dei volti storici della manifestazione carnascialesca per potersi iscrivere per primi alle postazioni fisse.
Stamattina infatti c’era il via alle liste, non senza qualche malumore. Se è vero infatti che c’è una gran voglia di fare festa dopo i due anni di stop dovuti alla pandemia, dall’altro non pochi hanno storto il naso per la nuova sede di iscrizione, ovvero la sala Cola dell’Amatrice: "Ci si segnava alla Bottega del Terzo settore – racconta Antares, una delle componeti del gruppo Essechiscevuà –, ed era comodo perché tutti noi, a turno, dormivamo in macchina per non perdere il posto in fila. Quest’anno però hanno cambiato sede e in macchina lì non ci si può arrivare. Così siamo stanotte costretti a dormire in tenda, ma non ci arrendiamo".
Per l’occasione il gruppo, composto da Davide Tempera, Antares Travaglini, Maria Rita Ciriaci, Maria Grazia Morganti, Maurizio Sturba, Claudio Cellini, Mauro Virgulti, Francesco Brandi, Alessandro Angelini, Massimo Scendoni, col service di Marco Angius e la regia di Andrea Flaiani, ha anche creato un cartello ad hoc: "Seme venute a pigghià puoste".
Qualche malcontento anche per il numero di postazioni fisse previste per domenica e martedì grasso, a causa dei cantieri disseminati in centro: "Alcune sono in via Ceci o dopo l’ex Carisap, zone in cui non c’è pasaggio. Per noi il Carnevale è una cosa seria, ci lavoriamo per mesi" conlude Antares.
ele. gr.