Ascoli Piceno 26 febbraio 2010 - "Alle imprese conviene andare a produrre altrove ma molte di esse se ne approfittano. L’aspetto finanziario è l’unico che viene preso in considerazione, facendo passare in secondo piano anche il prodotto. La globalizzazione non ha senso se alla base non vi è una cultura umanistica ed una coscienza condivisa".

 

Lo ha detto il Vescovo di Ascoli Silvano Montevecchi, parlando ai militari e alle reclute del 230° Reggimento Piceno dell’esercito, di stanza presso la Caserma 'Caduti di Nassirya', tenendo una conferenza sui contenuti dell’Encicilica 'Caritas In Veritate' di Papa Benedetto XIV. Il prelato ha parlato della crisi economica e occupazionale diffusa in molte aree dell’Occidente e dell’Italia, ma avvertita con particolare vigore nel Piceno a causa della chiusura di molte fabbriche, registratasi negli ultimi anni.

 

"La vecchia classe imprenditoriale - ha sostenuto Montevecchi - aveva anche il gusto e l’orgoglio di produrre qualcosa per il territorio e creare lavoro. Oggi gli operai non sanno più neanche a chi rivolgersi, non sanno chi è il loro interlocutore o se lo sanno questi è lontano". Ed ha aggiunto: "Le grandi democrazie sono andate avanti perchè alla base c’erano grandi ideali. Un sistema che pensa solo alla ricchezza è destinato al crollo e all’implosione".