Ascoli Piceno, 20 aprile 2011 - E’ al centro di un duplice giallo Colle San Marco, la zona verde molto frequentata dagli ascolani, dove due giorni fa, il 18 aprile, era scomparsa Carmela Rea, la 29enne, il cui corpo è stato trovato nel pomeriggio a Ripe di Civitella, nel Teramano.

Proprio sul Colle San Marco, infatti, il 5 gennaio scorso, venne trovato il cadavere di Rossella Goffo, la funzionaria della prefettura di Ancona scomparsa il 4 maggio 2010. Il corpo della Goffo venne trovato sepolto. La donna era stata uccisa e mutilata: al cadavere mancavano le mani e una gamba. Forse la Goffo era stata ridotta cosi’ perche’ il suo corpo potesse essere seppellito, in posizione fetale, nella piccola buca scavata nel terreno dopo poi fu trovato.

La funzionaria della Prefettura di Rovigo, originaria di Adria (Rovigo), si era trasferita per un part time alla prefettura di Ancona per seguire un amico, A. B., 41 anni, conosciuto proprio a Rovigo.

E proprio verso B., che con la donna avrebbe avuto una relazione sentimentale e che pero’ si e’ sempre dichiarato innocente, si sono sono indirizzati i sospetti degli inquirenti, che lo hanno accusato di omicidio volontario premeditato.

L’inchiesta avviata in un primo momento dalla Procura di Ancona e’ poi passata alla Procura di Ascoli Piceno che conduce ora le indagini. Il 7 aprile scorso durante un sopralluogo sul Colle San Marco, a una decina di metri dalla fossa in cui venne trovato il cadavere, sono stati ritrovati tre bossoli e alcuni frammenti ossei della Goffo.

Si tratta di due falangi, del mignolo della mano sinistra e del dito medio, dove c’era ancora la fede nuziale della Goffo, con impressi il suo nome, quello del marito e la data del matrimonio. I bossoli rinvenuti sarebbero risultati compatibili con le munizioni usate dalla polizia.