L'incontro al ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Ascoli Piceno, 17 ottobre 2019 - Le priorità infrastrutturali delle Marche sono state al centro della discussione nell’incontro tra i parlamentari dei Cinque Stelle e il vice ministro Giancarlo Cancelleri. Un altro momento per mettere sul tavolo i bisogni di un'intera regione, dopo che nei giorni scorsi era stato lo stesso presidente regionale, Luca Ceriscioli, a portare un dossier su questo tema all'attenzione del ministro Paola De Micheli.
I parlamentari pentastellati, insieme a Cancelleri, hanno valutato "quali interventi, prioritari per il nostro territorio, potranno essere anticipati e realizzati con urgenza per colmare il gap infrastrutturale delle varie parti della regione”. In una nota spiegano di aver fatto il punto "sullo stato di realizzazione delle infrastrutture regionali in vista dell’aggiornamento dell’accordo di programma quinquennale sia di Anas sia di Rete ferroviariam che giungerà a breve alle Commissioni parlamentari prima della legge di bilancio. Prioritari e da realizzare con urgenza, a nostro avviso, ci sono diversi interventi".
Nell'elenco figurano diverse opere che riguardano il territorio piceno: in primis lo studio di fattibilità della Ferrovia dei due mari tra Ascoli e Antrodoco, "una delle direttrici più brevi tra la costa adriatica e quella tirrenica". Poi c'è tutto ciò che riguarda le strade: nel nostro territorio i fari sono puntati nel cratere sismico, con "il ripristino della viabilità lungo la Salaria - spiegano i parlamentari Cinque Stelle e la crisi d’impresa della ditta Carena che sono già attenzionate dal Ministro dello sviluppo economico".
Spostandosi sulla costa, "si è discussa la necessità di una terza corsia lungo l’autostrada A14, in special modo nel tratto tra Pedaso e Grottammare, dove da due anni si susseguono incidenti a causa dei lavori che si stanno portando avanti nelle varie gallerie che ci sono nel percorso, e la possibilità di far defluire il traffico dall’A14 portando a termine la Pedemontana, una strada fondamentale per il centro Italia, che andrebbe a collegare Marche, Abruzzo e Molise. C'è da considerare anche che il tratto che collega la provincia di Ascoli con quella di Teramo andrebbe ad aiutare un territorio, già area di crisi industriale complessa, colpito fortemente dai recenti eventi sismici e da un forte spopolamento".