ALESSANDRO CAPORALETTI
ALESSANDRO CAPORALETTI
Cronaca

A14, il piano per la terza corsia nel Piceno: variante di 19 chilometri da Pedaso a San Benedetto

Nuova carreggiata in arretramento di 3 km rispetto al tracciato attuale. Via agli incontri con i tecnici di Autostrade e del ministero. "Parte la fase operativa"

Marche, il futuro dell'A14 nel piano della Regione

Marche, il futuro dell'A14 nel piano della Regione

Ascoli, 31 agosto 2023 – La volontà c’è, un’ipotesi progettuale pure, le coperture politiche nei palazzi del governo non mancano. Adesso viene il difficile: trovare i soldi, e neanche pochi, a spanne parliamo di svariati miliardi di euro.

Incassato il sì pressoché unanime dei sindaci del Fermano e del Piceno (una "svolta storica", secondo gli osservatori politici), la bozza di piano per l’ampliamento degli ultimi 41 km dell’A14 orfani della terza corsia può passare dal casello: destinazione Roma.

Prossime fermate: il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Autostrade per l’Italia (affinché il dossier sia inserito nella programmazione strategica), il governo.

La strada è lunga, ma intanto si può mettere la freccia, carte alla mano: l’ipotesi progettuale definita sulla base degli studi fatti dai tecnici di Autostrade e limata in mesi di confronti con il territorio, i sindaci in primis, promossi e coordinati dalla Regione Marche.

"Le soluzioni e le ipotesi illustrate – sottolinea l’assessore regionale alle infrastrutture, Francesco Baldelli – vanno nella giusta direzione di sbloccare un’opera la cui mancanza ha generato una regione a due velocità e che gli errori del passato hanno affossato sul nascere. Per noi sono fondamentali il dialogo e il coinvolgimento dei territori nelle scelte strategiche che riguardano infrastrutture regionali".

"Ora – aggiunge – si può procedere con la fase operativa e avviare gli incontri tecnici con società Autostrade, durante i quali terremo fermi i principi cardine della nostra visione sulle infrastrutture: sicurezza e sviluppo sostenibile. Avanti con questa grande opportunità per ridurre le dis eguaglianze territoriali".

Dunque, che cosa c’è nel futuro immaginato per l’A 14? Due step: l’ampliamento in sede a tre corsie per senso di marcia da Porto Sant’Elpidio fino allo svincolo di Pedaso; poi, una nuova carreggiata in arretramento di 3 km rispetto al tracciato attuale, così da avere quattro corsie in direzione nord (l’autostrada attuale) e tre corsie in direzione sud (la nuova carreggiata) da Pedaso fino a San Benedetto, dove è previsto il rientro su viadotto della carreggiata in arretramento nel tracciato costiero dell’A14.

Il tempo stimato per i lavori, dall’apertura dei cantieri, è di 7-9 anni per il primo tratto (Porto Sant’Elpidio-Pedaso) e di 8-10 anni per il secondo, da Pedaso a San Benedetto.

E ora proviamo a scomporre l’A14 nel tratto fermano e piceno, seguendo l’ipotesi presentata ai sindaci in un incontro a San Benedetto dal governatore Acquaroli e dall’assessore Baldelli.

Porto Sant’Elpidio-Pedaso: 17 km di autostrada da ampliare in sede, allargando le carreggiate, ma con una buona base di partenza. I primi 5,5 km da Porto Sant’Elpidio sono già predisposti per l’ampliamento, è l’eredità dei lavori per la terza corsia, che si sono fermati nel 2013 sulla soglia del Fermano, al casello di Porto Sant’Elpidio, per il niet dei sindaci di Porto San Giorgio e Fermo.

Ci sono venti tra ponti e viadotti (undici da ampliare), sei cavalcavia e la prima di un lungo treno di gallerie (nel tratto piceno), la San Giorgio, a due fornici (847 metri), poco prima del casello di Fermo-Porto San Giorgio.

Per l’ampliamento dei due tunnel Aspi ipotizza di utilizzare il metodo "Nazzano" (applicato in A14 anche alla galleria Montedomini, a Falconara), che consente di mantenere in esercizio l’autostrada anche durante i lavori, realizzando uno scudo di protezione del traffico, una sorta di diaframma che avvolge la carreggiata dividendola dall’area del cantiere. Il tempo stimato per i lavori è di 7-9 anni.

Risultato: due carreggiate e sei corsie, tre nella direzione nord ed altrettante in direzione sud.

E veniamo al tratto Pedaso-San Benedetto: 24 km sull’ottovolante di colline e bernoccoli a ridosso dell’Adriatico, 32 tra ponti e viadotti, un cavalcavia e dieci gallerie (20 fornici): Pedaso, Vinci, San Basso, Cupra Marittima, Acquarossa, San Cipriano, Grottammare, Montesecco, Croci e Monterenzio. Per i primi 5 km sarebbe anche possibile ampliare in sede le carreggiate (la galleria Pedaso compresa), poi la morfologia del territorio sconsiglia di imbarcarsi in lavori di ampliamento di una raffica di gallerie che non si sa quali sorprese, tempi e costi potrebbero riservare.

L’ipotesi, dunque, è di realizzare una variante a tre corsie di 19 km – in arretramento di 3 km rispetto al tracciato attuale –, dei quali 15,7 in galleria, garantendo così, secondo i tecnici, un livello molto basso di impatto ambientale.

Nell’ipotesi progettuale ci sono tre nuovi fornici monodirezionali da scavare – Massignano (1,3 km), Cupra Alta (5,9 km) e San Benedetto Alta (8,4 km) – e il nuovo svincolo di Grottammare da realizzare.

Tempo stimato: 8-10 anni. Risultato: tre carreggiate, sette corsie, le quattro dell’autostrada da convertire in direzione nord e l e tre della nuova variante da utilizzare in direzione sud.