Abbandono a San Marco Campi da tennis e padel usati per fare scampagnate

Una struttura all’avanguardia, che poteva rappresentare un fiore all’occhiello per il territorio: libero accesso per i pochi appassionati ma anche per chi lassù va a fare bivacchi .

Abbandono a San Marco  Campi da tennis e padel  usati per fare scampagnate

Abbandono a San Marco Campi da tennis e padel usati per fare scampagnate

Riqualificati da un paio d’anni, sono oggi lasciati alla mercè di chiunque. I campi da tennis e da padel che si trovano a colle San Marco, al momento, sono completamente all’abbandono. Anzi, vengono perfino utilizzati per giocare a pallone, per bivaccare o perfino per appartarsi, visto che spesso alcune coppiette ne approfittano per dei momenti di intimità e ciò è testimoniato dalla presenza, nei paraggi, di numerosi preservativi gettati a terra. Una struttura all’avanguardia, che poteva rappresentare un fiore all’occhiello per il territorio, soprattutto dopo l’apertura del vicino Parco Avventura, ma che invece si trova nel più totale stato di degrado. Fino alla scorsa estate, in realtà, c’era l’ex tennista e maestro di tennis Bepi Zambon ad occuparsi degli impianti di colle San Marco, in sinergia con alcuni privati, e per usufruirne era necessario prenotare e pagare (giustamente) una piccola quota. Quest’anno, invece, tutto è stato lasciato incustodito. E per chiunque è possibile introdursi nei campi. Da un lato, i ragazzi che sono appassionati della racchetta possono giocare gratuitamente, e questa non è affatto una brutta notizia. Dall’altro, però, c’è anche chi ne approfitta per giocarci a pallone, bere birra e abbandonare per terra le bottiglie in vetro o compiere atti vandalici. In base ad alcune indiscrezioni, bisogna ammetterlo, pare che ci sia un privato intenzionato a riqualificare la struttura e renderla fruibile già per l’estate. Ma il tempo stringe e, nel frattempo, i campi gridano vendetta. Le panchine adiacenti ai terreni di gioco sono state gravemente danneggiate, c’è sporcizia ovunque, i lampioni sono rotti, le reti sono malmesse e perfino l’ufficio, nel quale era stata allestita la segreteria, è completamente sottosopra. Insomma, nel vedere la struttura ridotta in questa maniera si può provare solo un senso di desolazione. È stato fatto tanto, anche da parte delle istituzioni, per riqualificare e rivitalizzare colle San Marco. Ma la sensazione è che non si riesca mai a compiere il salto di qualità e che ci sia sempre qualcosa che stoni. In questo caso, appunto, gli impianti sportivi. Tempo per rimediare, però, ce n’è. Anche perché la bella stagione deve ancora entrare nel vivo e il privato che si è interessato dei campi, qualora l’indiscrezione fossa vera, ha tutto il tempo per sistemarli e ridare lustro a un’area, quella di colle San Marco, che può rappresentare un volano per il turismo piceno.

Matteo Porfiri