Abusi su ragazzina, la difesa di Strappelli

Dovrà rispondere delle violenze sulla figlia della sua amante, madre della piccola. La donna è ai domiciliari

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Della brutta storia di abusi e violenza sessuale sulla figlia della sua amante, che ha iniziato a tormentare quando la ragazza aveva 13 anni, dovrà rispondere oggi Maurizio Strappelli, il 60enne finito al Marino del Tronto dopo essere stato arrestato dai carabinieri venerdì. La sua permanenza o meno in carcere sarà l’oggetto dell’udienza di oggi in tribunale. L’altra protagonista di questa terribile vicenda, ovvero la madre della ragazzina, è invece ai domiciliari, accusata in concorso con Strappelli dei reati di atti sessuali su minore e violenza sessuale: la donna non ha mai impedito all’uomo di frequentare la figlia ma anzi ha favorito gli incontri, nonostante fosse a conoscenza di quello che accadeva tra i due e intrattenesse lei stessa una relazione extraconiugale con l’ascolano. Lo stop ai due da parte dei carabinieri è arrivato a conclusione di una lunga e minuziosa indagine, partita sia dalla denuncia della vittima, sia dalle telefonate intercettate tra Strappelli e l’amante. L’uomo era sotto controllo perché protagonista di un’altra squallida vicenda, ovvero quella dei Green pass falsi fatti ottenere dal medico ascolano Giuseppe Rossi a una settantina di no vax.

Le indagini che portarono al professionista e a Strappelli si conclusero con l’arresto dei due nello scorso gennaio, quando mentre anche il Piceno era ancora nel pieno della lotta al Covid, loro pensavano a buttare i vaccini per far ottenere, dietro il pagamento di cento euro, il pass falso: Strappelli era il collegamento tra i finti pazienti e il medico. Importante l’attenzione che i militari hanno riservato a questa vicenda e anche a quella della violenza sessuale. Ascoltando le conversazioni dell’ascolano con la sua amante, si sono resi conti del quadro agghiacciante che ne usciva: una ragazzina costretta a rapporti sessuali con un uomo di 40 anni più vecchio, che aveva una relazione con sua madre e le aveva fatto credere che se si fosse negata avrebbe raccontato al padre della condotta della donna, in modo che la famiglia ne venisse distrutta e la sua vittima e la sua sorellina sarebbero state allontanate e adottate. Solo nel 2021 la ragazza ha trovato il coraggio di parlare, inconrando persone che con delicatezza sono riuscite a raccogliere le sue parole. Ora la palla passa al giudice.

ele. gr.