Accusata di aver detto il falso, viene assolta

Il tribunale di Ascoli ha assolto una donna accusata di falsa testimonianza in un processo civile, poiché non è stato possibile dimostrare la sua responsabilità oltre ogni ragionevole dubbio.

Accusata di aver detto il falso, viene assolta

Il tribunale di Ascoli ha assolto una donna accusata di falsa testimonianza in un processo civile, poiché non è stato possibile dimostrare la sua responsabilità oltre ogni ragionevole dubbio.

Assolta perché il fatto non costituisce reato. Questa la sentenza pronunciata dal tribunale di Ascoli a carico di una donna di 50 anni finita sotto processo per l’accusa di falsa testimonianza durante un processo civile che riguardava un albergo di San Benedetto e la ditta che nella stessa struttura alberghiera svolgeva il servizio di pulizie. L’imputata, ex amministratrice della ditta di pulizie, era stata accusata dalla Procura di Ascoli di aver reso dichiarazioni non veritiere quando venne chiamata a testimoniare nell’udienza dell’8 febbraio 2019. Indicò di aver dato disposizioni affinché la forza lavoro della ditta di pulizie fosse a disposizione della struttura alberghiera fino all’1 aprile 2015, precisando i nominativi dei lavoratori; tuttavia era emerso che costoro Da ottobre 2014 non erano più alle dipendenze della ditta di pulizie. L’istruttoria dibattimentale svolta nel corso del processo a carico della 50enne difesa dall’avvocato Alessandro Angelozzi (nella foto), non ha consentito di accertare ogni ragionevole dubbio la responsabilità della stessa. Nell’assolverla, il giudice ha osservato che non si può sostenere con certezza che l’imputata, nel rendere testimonianza, abbia realmente voluto affermare il falso o negare il vero davanti all’autorità giudiziaria., Questo è stato desunto anche dalle testimonianze di diversi soggetti che sono stati sentiti durante il processo finito con l’assoluzione della 50enne.