Accusato di aver aggredito tre agenti penitenziari del carcere

Chiuse le indagini per un 47enne sui fatti del 29 aprile

E’ accusato di aver ferito tre agenti del carcere di Ascoli un tunisino detenuto nella casa circondariale. Nei suoi confronti la Procura ha dichiarato chiuse le indagini per quanto accaduto lo scorso 29 aprile. Il 47enne extracomunitario si trovava in cella di isolamento quando ha iniziato a dare in escandescenze e ha iniziato a colpire con una scopa le sbarre della cella utilizzando il manico di una scopa. Un assistente capo in servizio in quel braccio si è avvicinato al locale ma, quando è stato a tiro, il marocchino lo ha colpito alla testa, procurandogli una ferita lacero contusa alla fronte. Successivamente il detenuto ha iniziato a buttare detersivo e olio a terra, con lo scopo evidentemente di rendere il pavimento scivoloso e poi ha inscenato un tentativo di suicidio cercando di impiccarsi. Immediatamente sono intervenuti altri due agenti, richiamati dal trambusto e dal collega ferito. Sono entrati nella sua cella per dissuaderlo ma anche loro sono rimasti vittima della violenza dell’extracomunitario che ha iniziato a colpirli con calci e pugni; entrambi hanno riportato lesioni alle mani. Il marocchino, difeso dall’avvocato Simone Matraxia, è stato comunque ricondotto alla ragione e bloccato definitivamente. Gli agenti rimasti contusi, l’assistente capo, un ispettore e un brigadiere, sono stati curati al pronto soccorso dell’ospedale Mazzoni per lesioni guaribili in pochi giorni. L’ispettore ha riportato una microfrattura ad una mano e il brigadiere lesioni sempre ad una mano.

p. erc.