Il Tavolo Piceno per l’Acqua Bene Comune chiede un tavolo permanente di consultazione composto dalle rappresentanze previste dalla legge regionale 30/2011 che si riunisca con periodicità trimestrale per affrontare e verificare le scelte strategiche e gestionali del Servizio idrico nell’Ambito Territoriale Ottimale 5 Marche Sud. La richiesta è stata inoltrata alla presidente della Ciip Maddalena Ciancaleoni (foto) e al presidente dell’Aato 5, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti. La legge in questione istituisce in ogni Assemblea di ambito la ’Consulta degli Utenti’ composta, da rappresentanti delle associazioni dei consumatori ed utenti, associazioni ambientaliste, sindacali e delle imprese, nonché da rappresentanti dei movimenti per l’acqua. "Tale organismo – si legge in una nota – è tra l’altro finalizzato a rappresentare gli interessi dei cittadini ai fini del controllo della qualità del servizio idrico integrato ad acquisire le valutazioni degli utenti sulla qualità dei servizi a fornire indicazioni ed elabora proposte alle autorità pubbliche di settore" ed a "promuovere iniziative per la trasparenza e la semplificazione nell’accesso ai servizi". "Il fatto che le Giunte Regionali in carica dal 2012 ad oggi non abbiano ancora colpevolmente deliberato i criteri in ordine alla composizione, alle modalità di costituzione e al funzionamento delle Consulte non può esimere i responsabili delle Assemblee d’Ambito dall’attuare comunque i principi democratici definiti dalla legge" afferma il comitato ricordando "i momenti di crisi, come quello attuale, in cui i citati diritti non sono pienamente garantiti per ragioni collegate a fattori oggettivi ma anche alla scelte e alle strategie attuate nella gestione del servizio". "Emblematico in tale senso è il recente parere delle principali associazioni dei consumatori del territorio che hanno espresso la loro netta contrarietà alla richiesta di deroga riguardante la qualità contrattuale del servizio idrico integrato proposta dall’Assemblea Territoriale D’Ambito dell’Aato 5 - Ascoli Piceno". Tale parere è pienamente condiviso dal Tavolo Piceno per l’Acqua Bene Comune in quanto "le deroghe invocate dai vertici del gestore e condivise dall’Autorità d’Ambito riguardo tempi e procedure gestionali a garanzia dei diritti dell’utenza non appaiono particolarmente attinenti all’attuale scarsità delle risorse idriche ma attengono piuttosto alla efficace, efficiente ed economica gestione delle cospicue risorse umane e finanziarie di cui la Ciip dispone".
Cronaca’Acqua bene comune’: "Serve un tavolo permanente per risolvere le criticità"