Acque agitate nel Pd, Palestini: "Quale assemblea condominiale? Alla riunione 25 delegati su 28"

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È una guerra senza fine, quella che va in scena all’interno del Pd da parecchi mesi a questa parte. La maggioranza democrat difende con forza la propria posizione contro quella dei dissidenti – i sospesi dall’anagrafe degli iscritti – e del vertice provinciale, rappresentato dal segretario Francesco Ameli. "Ci hanno contestato la modalità di rinnovo degli organismi, ritenuta una sorta di chiusura – scrive la segretaria Diana Palestini (foto) - ma l’assemblea è stata organizzata online per ricercare la partecipazione di tutti i delegati, tenuto conto che qualcuno aveva denunciato problemi di salute. Ci contestano i voti con delega, ma i voti sono stati tutti palesi, per la maggior parte tramite lo strumento digitale della piattaforma e in pochissimi casi a voce". Sul risultato ottenuto dal Pd alle comunali, fra il 7 e l’8%, Palestini ricorda che la crisi ha investito tutto il partito e che è stata causata in gran parte dalle scissioni di Articolo Uno, Italia Viva e Verdi. La segretaria contesta l’accusa di aver organizzato un’"assemblea condominiale" per il rinnovo delle cariche, tenendo presente che alla riunione hanno partecipato 25 delegati su 28. La maggioranza contesta gli attacchi di Ameli all’assemblea provinciale di Grottammare, descritta come "una sorta di processo in pubblica piazza contro il Pd di San Benedetto". I dem della riviera controbattono auspicando che Ameli prenda provvedimenti nei confronti del commissario circolo nord Elio Costantini, autore di un attacco infuocato contro il vertice comunale.