Ascoli, aggressione a Monsampolo: "Col coltello colpiva i passanti e gridava: stanotte vi ammazzo"

La violenza lo scorso agosto, un 36enne accusato di lesioni e minacce aggravate. Il racconto dei testimoni in aula: "Ho sentito la mia vicina chiedere aiuto"

Carabinieri

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Ascoli, 28 marzo 2023 – Lesioni aggravate, minacce aggravate dall’uso di un’arma e danneggiamento. Queste le accuse per cui è finito sotto processo davanti al giudice del tribunale di Ascoli, Domizia Proietti, un pakistano di 36 anni difeso dagli avvocati Emidio Premici e Maria Grazia Greco. Oggetto del dibattimento sono fatti avvenuti a Monsampolo il 29 agosto del 2022 e che sono stati rievocati in aula da alcuni testimoni, vittime del comportamento dell’extracomunitario, noto alle forze dell’ordine già prima di quel giorno, per altri episodi turbolenti. Non era la prima volta che l’uomo transitava per il paese urlando a squarciagola improperi. "Quella volta è stato diverso: ho sentito una vicina che chiedeva aiuto. Io – ha detto un residente – ero sull’uscio di casa intento a ritirare un pacco che un corriere mi stava consegnando. Ho visto lui che colpiva con un coltello la macchina di una donna".

Poi però il pakistano si è rivolto anche contro di lui e con fare molto minaccioso. "Era alterato dall’assunzione di non so bene cosa, come per altro accaduto anche altre volte. Si è avventato verso di me, aveva un coltello con la lama seghettata, come quelli da pane, e ha cominciato a sferrare fendenti cercando di colpirmi. Ho preso una pala che avevo lì per i miei lavori e mi sono difeso, pur senza colpirlo. Lui invece è riuscito a ferirmi al fianco e al collo" ha raccontato ancora la vittima dell’aggressione che ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso per essere medicato dalle ferite che per fortuna non erano gravi. L’aggressione del pakistano è stata accompagnata da frasi minacciose: "Vi uccido, morirete tutti, stanotte vi ammazzo, vi taglio la gola" diceva a me e agli altri presenti mimando il taglio della gola con un pezzo di vetro che poi ha scagliato contro di noi" è ancora il racconto del teste che ha consegnato un video registrato con le telecamere di sicurezza della sua abitazione che hanno ripreso tutta la scena. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. "A loro alcune persone amiche e parenti del pakistano hanno consegnato un coltello, ma non è quello che aveva usato e che è agli atti del processo" ha aggiunto l’uomo residente a Monsampolo. Ha testimoniato anche la proprietaria di un’auto danneggiata dall’extracomunitario. "Mi ha prima minacciata e insultato dandomi della donnaccia, poi si è calato pantaloni e mutande mostrandosi nudo e quindi ha colpito ripetutamente la mia auto con un coltello, causando danni gravi" ha detto la donna.